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Giro d’Italia, Cainero: “Occasione importante per le Valli”

Il patron della tappa friulana della corsa rosa ha presentato la tredicesima frazione che il 20 maggio partirà da Palmanova e giungerà a Cividale: "La capacità di far squadra è l'elemento vincente". Madrina dell'evento la campionessa Elena...

Castellini Barbara

Cividale apre le porte al Giro d'Italia. Questa sera il palasport della città ducale ha ospitato la presentazione della tredicesima tappa del Giro, in programma venerdì 20 maggio, con partenza da Palmanova e arrivo proprio a Cividale. Davanti a un migliaio di spettatori, sul palco si sono alternati campioni friulani di oggi e di ieri, dirigenti, istituzioni e sponsor, protagonisti di un evento che - per la prima volta - porterà alla ribalta nazionale le Valli del Natisone.

Ma la serata si è aperta con l'Inno d'Italia interpretato dal Coro alpino Monte Nero diretto dal maestro Mauro Vidoni, seguito da un filmato con alcune delle immagini più significative delle bellezze artistiche di Cividale del Friuli, città patrimonio dell'Unesco dal 2011.

A rappresentare, invece, la Provincia di Udine è stato il presidente Pietro Fontanini che ha lanciato un messaggio di speranza: "Cividale è nota in Italia, ma anche in Europa per aver ospitato un grande popolo come i Longobardi, nostri progenitori. Le Valli del Natisone sono luoghi bellissimi, che la bicicletta può aiutare a scoprire in modo inedito. Si tratta però anche di zone abbandonate sulle quali in queste ultime settimane si stanno abbattendo nubi pesanti sul fronte economico. Speriamo che il passaggio del Giro riporti fiducia in queste terre".

Si è così arrivati al momento-clou dell'evento, la presentazione della tredicesima tappa da parte del patron Enzo Cainero assistito dall'ingegner Stefano Di Sant. Una tappa caratterizzata da discese molto impegnative, con 3.450 metri di dislivello. "Le Valli non sono conosciute nemmeno a Udine - l'incipit di Cainero -. Bisogna a far capire che le Valli hanno tutte le potenzialità per far trascorrere alla gente momenti felici. In questa circostanza ciò che mi ha colpito è stata la capacità di far squadre tra le tante realtà territoriali. Questo il mio appello agli amministratori: sfruttate questa occasione, che non deve rimanere un episodio isolato. Sto già pensando al 2017, non per il Giro d'Italia professionisti ma per qualcosa che ci va molto vicino... Crediamoci, continuiamo con questo spirito, magari daremo una prospettiva futura a queste terre meravigliose che sono le Valli del Natisone".

Il commento tecnico è stato affidato a Luca Gialanella, responsabile dell'area Ciclismo della Gazzetta dello Sport: "Questo è un giro che sa osare, che attraverserà strade da troppo tempo dimenticate, così come vuole la grande tradizione del Giro, un filo rosa che riesce a scoprire terre assolutamente sconosciute e riesce a valorizzarle al meglio. Nell'arco di 14 anni lo Zoncolan è diventato la montagna più importante d'Europa e la salita che tutti vogliono scalare. Il Friuli Venezia Giulia è diventato centrale nel progetto del Giro. Il Friuli quest'anno potrebbe "fare 13", sicuramente quella friulana è una delle tappe più importanti, che potrebbe sconvolgere la classifica".

Non è mancato poi un richiamo alla solidarietà con la Corsa per Haiti presentata dal presidente Sante Chiarcosso (http://www.corsaperhaiti.com/), mentre i saluti finali sono stati affidati al vice-presidente della Regione FvgSergio Bolzonello: "Questa è un'opportunità straordinaria per conoscere un territorio che nemmeno gli stessi friulani conoscono. La tappa del Giro rappresenta il primo capitolo di un progetto molto più ampio".

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