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La Cainero è d’argento a Rio

Lo Skeet si colora di tricolore

Redazione

Impresa storica di Diana Bacosi e Chiara Cainero alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Oro per la prima, argento per la seconda. Mai nessuno prima di loro era riuscito a fare tanto. Le due azzurre hanno siglato il miglior podio della storia del tiro a volo azzurro ai Giochi e riportando l’Italia al primo posto del medagliere olimpico del tiro a volo mondiale. Diana Bacosi, trentatreenne nata a Città della Pieve e residente a Cetona (SI), è Caporal Maggiore scelto dell’Esercito Italiano. Nelle qualificazioni di questa mattina è partita con un perfetto 25 su 25, seguito da un non brillantissimo 23 che ha rischiato di pregiudicare la sua performance. Fortunatamente l’azzurra ha ripreso il controllo e con il 24 su 25 dell’ultimo round ha chiuso con il totale di 72 su 75, secondo miglior punteggio alle spalle della cinese Meng Wei, prima con 73, e pari merito con la statunitense Kimberly Rhode, fino ad oggi vincitrice di 5 medaglie olimpiche in 5 edizioni dei Giochi. Buono anche il punteggio di ingresso di Chiara Cainero, trentottenne friulana portacolori della Forestale, che con un iniziale 24, il successivo 22 ed il conclusivo 24 si è portata al totale di 70, terzo miglior punteggio e quinta posizione. Nel round decisivo per l’ingresso nei medal matches, le due azzurre sono state le migliori. Perfetta la Cainero con 16 su 16 e quasi perfetta la Bacosi con 15. Nessuno è riuscito a fare come loro e a questo punto l’oro e l’argento erano già sicuri. Tanta la gioia delle due, che si sono strette in un abbraccio commosso, e tanta la gioia del Direttore Tecnico Andrea Benelli, prima corso ad abbracciare entrambe e poi precipitatosi sotto la tribuna per condividere la gioia con gli italiani presente. Ad applaudire c’era un parterre d’eccezione con il Presidente del CIO Thomas Bach, il Presidente dell’ISSF Olegario Vazquez Rana, il Presidente del CONI Giovanni Malagò ed il Presidente della Fitav Luciano Rossi. Ritornate a concentrarsi per il duello finale, le azzurre hanno assistito al match per il bronzo tra la cinese Wei e la statunitense Rhode. A mettersi al collo la medaglia è stata proprio quest’ultima, che con sei podi in sei olimpiadi sigla il record assoluto per una donna ai Giochi. Poi è arrivato il loro momento e le due azzurre si sono presentate nuovamente al pubblico mano nella mano per sottolineare l’amicizia e la stima reciproca. Una volta in pedane, però, entrambe hanno dato il massimo per arrivare all’oro. La Cainero è partita male, sbagliando due dei primi quattro piattelli e concedendo alla Bacosi un buon vantaggio e permettendole di non rammaricarsi troppo per l’errore in cui è inciampata in terza pedana. Alla fine il punteggio è stato 15 a 14 a vantaggio di qeust’ultima, nuova Campionessa Olimpica. “Mi ero detto che, in caso di vittoria, avrei voluto correre come fece Andrea (Benelli, ndr) ad Atene – ha dichiarato la Bacosi a fine gara – Invece ho guardato il tabellone e mi sono impietrita. Non mi riuscivo a muovere tanta era la gioia. E’ una emozione indescrivibile, arrivata alla fine di un percorso duro. Allenamenti, sacrifici e tanta dedizione. Essere li con Chiara (Cainero, ndr) è stato anche più bello. Non è la prima volta che ci affrontiamo in una finale. In pedana siamo avversarie, ma ci legano amicizia e stima reciproca. Su quel podio siamo salite come donne, come mogli, come figlie e come mamme. Per questo la medaglia la voglio dedicare a mio Figlio Mattia, a mio marito, a mio padre, a mia madre, a mia sorella ed ad tutti i miei amici che hanno fatto il tifo per me supportandomi in ogni momento. Oltre a loro, voglio condividerla anche con la Federazione, con il CT Benelli, con il Gruppo Sportivo dell’Esercito e con Celso Giardini, il tecnico con cui mi alleno quotidianamente”. Soddisfazione anche per Chiara Cainero “Sono felicissima. Davvero felicissima. Sia per me che per lei. Prima del medal match le ho detto che comunque fosse andata sarebbe stato bellissimo e così è stato. Per me questo argento vale oro e stasera festeggeremo a Casa Italia con la insieme a tutta la mia famiglia”. Assolutamente soddisfatto il Direttore Tecnico Benelli “Ho cercato di trasferire ad entrambe la mia esperienza. Come tiratore e come coach ho imparato tanto, sia dalle vittorie sia dalle sconfitte. Abbiamo lavorato tanto insieme e questo lavoro ha fruttato. Meglio di così non potevano fare. Sono state eccezionali”. Risultato da record anche per la Fitav. Gli argenti di Pellielo ed Innocneti e le de medaglie di oggi rappresentano il miglior risultato conseguito dalla Federazione dal suo debutto ai Giochi Olimpici nel 1952 ad Helsinki. Al momento il totale sale a 29 centri in diciassette partecipazioni. “E’ indubbiamente un risultato eccezionale – è il commento del Presidente Luciano Rossi – I nostri ragazzi, le nostre ragazze ed i nostri tecnici ci stanno dando delle soddisfazioni incredibili. Stasera festeggeremo con il Presidente Malagò, ma dobbiamo restare concentrati. Domani sarà ancora gara”. Protagonisti in pedana saranno Gabriele Rossetti (Fiamme Oro) e Luigi Lodde, impegnati oggi nelle prime tre serie di qualificazione. Il primo si è attestato sul punteggio provvisorio di 71 su 75, ancora in corsa per la semifinale, mentre il secondo non è salito oltre il muro del 68. Per loro ancora due serie. La semifinale è prevista per le ore 15.00 brasiliane, le 20 in Italia.

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