Poca fortuna per Alessia Trost in una gara condizionata dai tanti errori (ben quindici) delle concorrenti a 1,85, tra queste l'azzurra, la tedesca Jungfleisch e la caraibica Spencer. La Trost ha chiuso la gara precocemente al settimo posto dove aver superato al primo tentativo l'1,80. A testimonianza delle difficoltà collettive incontrare in pedana, complice le condizioni atmosferiche non ottimali, la misura vincente di appena 1,90 della spagnola Ruth Beitia, unica a superarla, per poi fallire tre volte a 1,93. Seconde ex-aecquo con 1,85 le norvegese Angelsen, la junior ceca Hruba e la svedese Skoog. "E' stata una gara terrificante - il commento dell'altista azzurra -. Sono senza parole. Tutto bene durante il riscaldamento, c'era un buon clima e 1,85 l'ho fatto come sempre in scioltezza. Poi quando è iniziata la gara è arrivato un freddo improvviso con folate di vento che hanno scombussolato tutto a tutte. Lo si capisce dalla quota con cui si è vinto: una sola atleta che supera 1,90 in una gara di Diamond League è veramente troppo poco. Personalmente mi dispiace molto perchè queste dovrebbero essere misure di allenamento".
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Solo settima la Trost a Oslo
Alessia Trost settima nell'alto con 1,80 in una gara vinta con appena 1.90 da Ruth Beitia.
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