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Basket, Sassari – Reggio, all’ultimo respiro

Come era facile prevedere, Reggio Emilia e Sassari andranno a gara sette per decidere chi si aggiudicherà il titolo di campione d’Italia di basket. Nella sesta partita della serie, a Sassari, ci sono voluti ben tre tempi supplementari per...

Franco Canciani

Come era facile prevedere, Reggio Emilia e Sassari andranno a gara sette per decidere chi si aggiudicherà il titolo di campione d’Italia di basket.

Nella sesta partita della serie, a Sassari, ci sono voluti ben tre tempi supplementari per permettere ai sardi di impattare sul 3-3 e giocarsi le proprie probabilità di vittoria in Emilia.

Tre quarti equilibratissimi, poi nel terzo una tripla fantastica di Amedeo Della Valle ed un alley up del totem Lavrinòvic parevano cucire lo scudetto sulle gloriose maglie biancorosse, a quaranta secondi dal fischio finale dei tempi regolamentari. Invece no: una tripla di tabella del solito Logan ed una schiacciatissima di Lawal a due secondi dalla fine portavano tutto all’overtime.

Equilibrio, equilibrio, equilibrio. Nel terzo supplementare quattro punti di Dyson e Logan segnano il solco decisivo, un +4 sul 104-100 che una sfinita Reggio non riesce più a ricucire. Peccato, per gli emiliani, che hanno anche avuto l’ultima palla (nei tempi regolari) per far proprio il torneo, ma Cinciarini in precario equilibrio e pochissimo tempo a disposizione non ha centrato la retìna avversaria.

Si va dunque in casa della Reggiana per la gara decisiva. Sino ad oggi il fattore campo ha dettato legge, a differenza di quanto avvenuto in semifinale, ma il risultato non cambia: le due formazioni si equivalgono, con più classe conclamata a vantaggio della banda Sacchetti ed un mix letale di freschezza, sfrontatezza e l’esperienza dei lituani a favore dei boys di Menetti. Chiunque vinca lascerà rammarico nei cuori avversari, ma già oggi possiamo a buon diritto toglierci il cappello di fronte a due degne avversarie, che non si sono mai risparmiate. Come dicevo qualche tempo fa, alcuni ex giocatori stigmatizzano il run and gun messo in campo, avrebbero voluto infatti degli schemi ponderati e più tattica. Io purtroppo sono figlio di questi tempi, ma (esulando dal basket) schiavo del gesto, atletico o tecnico, spesso a discapito di quanto scrivono (invano?) i coach sulle apposite lavagnette. Probabilmente una mezzaluna alla russa avrebbe dato il titolo all’una o all’altra formazione, in diversi momenti della serie, ma chi come me si appaga e riempie il cuore della prestazione del singolo, non a discapito ma a vantaggio della prestazione della squadra, non si dimenticherà questa serie per molto, molto tempo.

"Dinamo Banco di Sardegna – Grissin Bon 

"(24-20,19-23,20-21, 15-14, OT 12-12, 8-8,17-10 )

"Dinamo Sassari – Logan 23, Sosa 6, Formenti, Sanders 18, Devecchi , Lawal 25, Chessa, Dyson 26, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 11, Kadji 6. All. Meo Sacchetti.

"Grissin Bon – Chikoko 4, Polonara 10, Della Valle 25, Pechacek , Pini 8, Kaukenas 20, Cervi 12, Silins 7, Diener 6, Casu, Lavacchiella 2, Cinciarini 12. All. Massimiliano Menetti

"Arbitri: Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.

"Franco Canciani@MondoUdinese.it

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