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Ferrari, l’insospettabile leader: “Dò tutto per la Gsa Udine”

L'ala friulana si sta confermando uno dei jolly più preziosi a disposizione di coach Lardo. Come dimostrano i canestri pesanti messi a segno con Recanati e Forlì

Castellini Barbara

Se la classifica della Gsa Udine ha cambiato aspetto nelle ultime giornate il merito è anche di Michele Ferrari. L'ala friulana classe '86, infatti, è cresciuta domenica dopo domenica, esprimendo sul campo una dose di personalità e capacità di leadership sconosciute fino a poco tempo fa. Caratteristiche che rendono completo il profilo di un giocatore dalle grandi doti difensive, che può essere considerato un vero e proprio jolly per coach Lino Lardo. E dopo le prestazioni importanti contro Recanati e Forlì, ora Ferrari si sta preparando per l'attesa sfida contro Sharks Roseto, in programma domenica alle 18 al palasport di Cividale.

Ferrari, le vittorie con Recanati e Forlì hanno cancellato l'amarezza per i due precedenti ko con Ravenna e Piacenza. Adesso guardate al prosieguo del campionato con maggiore serenità?

Questi quattro punti fanno comodo per allontanarci dalla zona calda della classifica e per avvicinarci ai play-off. Pensarci ora, comunque, è ancora prematuro. Dobbiamo continuare a giocare partita per partita. Tra un mese abbondante ci soffermeremo sulla classifica e potremo cominciare a fare eventuali calcoli.

Intanto domenica arriva Roseto. Visto l'esito, molto discusso, della gara d'andata, la voglia di "vendetta" sarà altissima, vero?

Quella è stata una gara sfortunata, con un finale un po' "bizzarro". La voglia di rifarci c'è ed è tanta, dobbiamo continuare su questa strada.

Qual è attualmente il punto di forza della formazione abruzzese?

Sicuramente è una squadra che ha stupito. Inizialmente nessuno avrebbe pensato che potesse essere in zona play-off (attualmente gli abruzzesi sono settimi a quota 22, ndr), ma sembrava destinata a lottare per la salvezza. Sicuramente ha in Adam Smith il terminale offensivo più pericoloso, è un giocatore che può fare canestro in tanti modi. Ma c'è anche un solido gruppo italiano. Basti pensare ad Amoroso, Fultz, Casagrande, Mei... E' una squadra compatta, unita, noi dovremo essere altrettanto compatti e uniti per batterli.

A proposito di gruppo italiano, nella Gsa Udine è lei che sta "comandando", complici anche alcune assenze. E sta dimostrando, oltre a continuità e generosità, anche qualità da vero leader... Si sente da questo punto di vista più cresciuto?

Sicuramente con le defezioni di Castelli e Vanuzzo c'era bisogno di qualcuno che tenesse unito il gruppo. Io, così come Mauro (Pinton, ndr), siamo stati responsabilizzati dal coach, ci ha chiesto di essere propositivi in tal senso e penso che lo stiamo facendo al meglio. Ho aumentato il minutaggio nelle ultime giornate e questo ti responsabilizza, oltre a darti maggiore fiducia, soprattutto se le cose vanno bene.

Potrebbe essere lei il "Capitan Futuro" dell'Apu?

Questa non è una domanda da fare a me. Non lo so, posso solo dire che io cerco di dare tutto alla squadra, sempre.

Ha già indossato la fascia da capitano?

Mi è capitato ai tempi della Snaidero per qualche mese, quando si era infortunato Mathis.

Qual è l'aspetto che l'entusiasma maggiormente in questo campionato?

E' un campionato molto equilibrato, con diverse sorprese e non ci sono squadre stra-favorite. La stessa Virtus Bologna, che sembra essere la più forte, deve giocarsele tutte fino in fondo. Ma questo è un campionato interessante anche perchè ci sono diversi americani che potrebbero giocare ad alti livelli e alcuni giovani italiani, che non conoscevo, che sono degli ottimi prospetti.

C'è un nome, in particolare, tra gli italiani?

Mi aveva colpito molto il playmaker della Segafredo classe '98, Lorenzo Penna. Questo è il suo primo anno da senior e sta facendo un gran campionato. Nella Fortitudo, invece, c'è un altro giovane playmaker, Leonardo Candi. Lo conoscevo già, perchè lo avevo incrociato in serie B. E' migliorato un sacco. Entrambi sono prospetti molto interessanti.

Infine, la Lega Pallacanestro nei giorni scorsi ha diffusi i dati sull'affluenza degli spettatori nei palazzetti dell'A2 e i dati sono incoraggianti, con un costante segno "+". In questi mesi com'è stato il suo rapporto con i tifosi?

L'anno scorso ci hanno seguito, anche quest'anno ci stanno seguendo ovunque. Abbiamo avuto qualche momento di difficoltà qualche mese fa, abbiamo chiesto loro di aiutarci e hanno capito che stavamo attraversando un periodo complicato. Ci hanno sostenuto e questo è importante. L'anno scorso era più "facile" seguirci, quest'anno il campionato è più difficile, ci sono state delle sconfitte brutte... ed è proprio in certe circostanze che è ancora più importante sentire i nostri supporters vicini. Questo ti aiuta a dare di più nella partita successiva.

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