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Gsa Udine, Gatto junior: “Preziosi i consigli di mio fratello”

Sulle orme del fratello Ivan, il giovane Tommaso sta cercando di ritagliarsi spazi e minuti nel team di Lardo: "Sono qui per crescere e migliorare. Il ko di Ravenna? Non ci aspettavamo una gara così combattuta, non sono contento della mia...

Castellini Barbara

Sognando Michael Jordan. Tommaso Gatto rappresenta una delle sorprese più liete della rosa bianconera. Ingaggiato dalla Gsa Udine la scorsa estate (in prestito dal Treviso Basket), l'ala grande classe '96 è cresciuta settimana dopo settimana fino a conquistare la fiducia di coach Lino Lardo che, complici i numerosi infortuni nel reparto lunghi, ha deciso di concedere una chance al numero 3. E la fiducia è stata ampiamente ripagata. Trevigiano di origine, ma con sangue croato (sua madre è nata a Rijeka) e madrileno di adozione - ha vissuto a Madrid dai 5 ai 13 anni per via del lavoro del padre che tuttora vi risiede -, Gatto ha cominciato a giocare a basket in Spagna prima di rientrare nel Belpaese, dove è stato precettato dalla Benetton Treviso. Terminata l'esperienza nel settore giovanile biancoverde, è passato al Treviso Basket (attuale detentore del cartellino) per poi essere tesserato anche con il Ponzano Basket, club di serie D della provincia di Treviso. Da agosto veste la casacca bianconera con un solo obiettivo: continuare a migliorare. E avrà un'ulteriore occasione già domenica, in occasione della sfida tra Apu e Assigeco Piacenza in programma alle 18 al palasport di Cividale. I bianconeri - ancora privi di Manuel Vanuzzo, Riccardo Castelli e molto probabilmente Riccardo Truccolo - scenderanno in campo con la voglia di cancellare il passo falso di Ravenna e riprendere subito quota.

Gatto, partiamo dall'ultima sfida con Ravenna. Come si spiega il ko dopo le strepitose vittorie con Treviso e Fortitudo?

Secondo me, dopo i successi con Treviso e Bologna eravamo sì abbastanza carichi, ma l'abbiamo presa un po' sottogamba. Ci aspettavamo una gara meno combattuta e più "liscia", con avversari meno guerrieri. Questa è la mia impressione. Anche per quanto mi riguarda, ho constatato questo pur giocando poco. Sono entrato abbastanza mollo, non sono per niente contento della mia prestazione. Da tante piccole cose si capisce che qualcosa non ha funzionato. Loro, per esempio, hanno preso molti rimbalzi in attacco. In attacco da noi la palla girava molto meno, Ravenna invece aveva un gioco molto più fluido.

Domenica affronterete Piacenza che lunedì sera è stata sconfitta all'overtime dalla Virtus. Ha visto la gara?

Sì, Piacenza è una buona squadra. A inizio campionato siamo riusciti a batterla in trasferta, ma, come ogni weekend, essendo un campionato molto equilibrato, la sfida di domenica non va sottovalutata. Ci sarà da combattere.

Ora parliamo un po' di lei. E' arrivato in estate in prestito dal Treviso Basket con tante speranze e, dopo varie settimane di allenamenti, sono arrivate le prime chance sul parquet. Escludendo la parentesi Ravenna, ha sempre avuto il merito di farsi trovare pronto...

Non vedevo l'ora di trovare spazio dopo tutti gli allenamenti con la squadra. Anche se entrare perchè i compagni sono infortunati non è bellissimo.. Comunque ho già raccolto diverse soddisfazioni. Quando coach Lardo mi ha dato la possibilità di scendere in campo ho cercato di esprimermi al meglio, cercando di fare quello che mi chiedeva. In primis dando una mano alla squadra.

Terminata la prima fase della stagione, è soddisfatto del minutaggio fin qui raggiunto (32 minuti) o si aspettava qualcosina di più?

Sono venuto qui soprattutto per lavorare. Non mi aspettavo grandi cose. Sono qui per migliorare ed entrare nei meccanismi di un campionato importante come l'A2. Non avevo aspettative particolari.

Chi è il suo "mentore"?

Mio fratello Ivan (ex ala dell'Apu nel 2013, ndr). E' stato un esempio fin da quando ero piccolo. L'ho seguito dall'America e dall'Europa. Mi ha insegnato tanto, lo scorso anno abbiamo anche avuto la possibilità di giocare assieme al Ponzano, in serie D. Mi ha dato moltissimi suggerimenti, è stata un'esperienza davvero bellissima. Giocare con il proprio fratello è fantastico, lo consiglio davvero tutti.

E nell'Apu ha qualche punto di riferimento?

Qui mi sto trovando molto bene, con tutti i compagni di squadra, che mi danno una grande mano negli allenamenti, cercando di consigliarmi visto che sono tra i più giovani. Non farei un solo nome, mi trovo bene con tutti.

In generale, chi è il suo idolo?

Michael Jordan, ovviamente. Ma non di meno anche Larry Bird, un grandissimo giocatore. Ogni tanto guardo i loro video per provare a prendere esempio.

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