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Gsa Udine, il preparatore De Conti: “Energia e grinta a Imola”

In vista della delicata trasferta in Romagna, il preparatore atletico del team friulano assicura: "Il ritiro a Gemona ci ha consentito di svolgere un lavoro personalizzato su alcuni elementi. Molto bene Vanuzzo, Traini e Nobile"

Castellini Barbara

E' ora di tornare in campo per la Gsa Udine. Dopo la sosta per le Final Eight di Coppa Italia di serie A2 (vinte dalla Virtus Bologna), nel weekend ripartirà il campionato, che proporrà un match di primissimo piano per i bianconeri. Domenica alle 18, infatti, il team di coach Lino Lardo sarà di scena a Imola con un solo obiettivo: vincere per allontanarsi in modo deciso dalla zona play-out. Attualmente, infatti, l'Apu ha 20 punti (raccolti in 23 gare, gli stessi di Piacenza), quattro in più della terzultima che è proprio Imola. Ecco perchè la scorsa settimana la società ha imposto alla squadra un mini-ritiro di tre giorni a Gemona, al fine di ricompattare il gruppo e presentarsi al meglio allo scontro diretto. Ma come sta procedendo la marcia di avvicinamento alla gara di domenica? Lo abbiamo chiesto al preparatore atletico dei bianconeri - romano di origine, friulano d'adozione - Dario De Conti, giunto alla sua quarta esperienza a Udine.

De Conti, in generale come sta la squadra?

I giorni in ritiro ci hanno ripristinato un po', abbiamo lavorato con calma su alcune cose, è stato svolto un lavoro specifico per alcuni. Abbiamo avuto il tempo necessario per lavorare su alcuni aspetti. E' stata sicuramente una cosa positiva. E' anche vero che ci sarebbero serviti tre giorni di pausa, ma è altresì vero che ora ci attendono delle partite fondamentali. Siamo tutti consapevoli che bisogna stringere i denti e darci dentro, aldilà dei problemi. La richiesta ai ragazzi è stata proprio questa: andiamo in ritiro con la consapevolezza che stiamo cercando di lavorare per raggiungere un obiettivo importante.

Chi ha tratto maggior beneficio?

A livello fisico direi Manuel Vanuzzo, doveva riprendere il ritmo di un allenamento pieno, con due sedute intere al giorno. Credo che il ritiro abbia influito positivamente su di lui. Poi Aka Fall e Allan Ray hanno svolto un lavoro differenziato a causa dei rispettivi infortuni. Ho visto molto bene Andrea Traini, che ha lavorato molto intensamente, come Vittorio Nobile. In generale ci sono serviti. L'ultimo giorno, ovviamente, eravamo tutti stanchi, ma sono stati tre giorni di allenamenti doppi e i carichi di lavoro si sono sentiti.

A parte Ray, ci sono altri indisponibili per la trasferta in Romagna?

In realtà no. Aka è tornato in gruppo, dopo essersi allenato a parte per un problema muscolare/articolare tra anca e dorso, è una sorta di infiammazione generale che si è protratta più del dovuto. Fatta eccezione per Ray, per domenica dovremmo essere al completo. Facendo tutti gli scongiuri, visti i precedenti... Speriamo che la fortuna cominci a girare anche dalla nostra.

Come procede la guarigione della frattura alla falange della mano di Pinton?

Abbiamo eseguito una radiografia di controllo lunedì. La frattura si sta riconsolidando, dovrà indossare comunque ancora il tutore in via precauzionale. Ci vorrà ancora un po' di tempo prima che si saldi completamente. Sta procedendo tutto bene, considerando che in realtà Mauro non si è mai fermato.

Gli infortuni sono stati una costante di questa stagione. Tale situazione quanto ha complicato il lavoro anche a livello di preparazione?

Diventa complicato nel momento in cui devi pensare a quelli che ci sono. Se te ne manca uno, avendo i giovani che possono sopperire alle assenze, ti cambia poco. Discorso diverso, invece, quando ti capita che per un mese hai solo 6 senior che si allenano tutti i giorni, devi fare attenzione. I carichi si fanno sentire e quindi il rischio è di non aggravare una situazione già grave. Bisogna dunque cambiare i programmi, anche in sala pesi, però si prendono le misure in base alla situazione e si risolve. Quest'anno ne abbiamo viste di tutte...

Infine, come ha sottolinea lei le prossime gare saranno fondamentali, in particolare lo scontro diretto di domenica con Imola...

Sì, decisamente. Dobbiamo andare a Imola con un altro piglio rispetto le ultime gare, con un'altra grinta, contando su quelli che ci sono. Dobbiamo essere pronti e un po' incattiviti, altrimenti sarà davvero una battaglia.

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