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Gsa Udine, Lardo: “Investiremo su qualche giocatore italiano”

Nel corso della festa bianconera organizzata dal Settore D al palaBenedetti, il coach ligure ha parlato del presente e del futuro: "Vogliamo consolidarci ulteriormente in A2"

Castellini Barbara

Il presente sembra già passato. Dopo lo straordinario finale di stagione che ha consentito alla Gsa Udine di concludere il suo primo campionato di serie A2 al nono posto, la società bianconera e coach Lino Lardo sono già al lavoro per studiare le mosse per il futuro. Presente alla festa bianconera organizzata ieri sera dal Settore D al palaBenedetti, il tecnico ligure ha tracciato un bilancio conclusivo del suo secondo anno in Friuli, lanciando qualche spunto di riflessione per l'anno che verrà.

Coach, grande entusiasmo nell'ambiente bianconero grazie anche a un finale di stagione da incorniciare...

Sì, bellissimo. Sappiamo com'è andata, dispiace che sia finita perchè eravamo in un momento davvero eccezionale, però credo che la cosa più bella sia ammirare l'affetto dei tifosi che ci sono stati più vicini in questa annata, che ci hanno seguito in tutte le trasferte, ma anche quello della città di Cividale che ci ha accolto con estremo calore. Alla fine, ciò che ci fa più piacere, aldilà delle vittorie, sono i valori che abbiamo trasmesso. Abbiamo visto tanti bambini, tante famiglie al palazzetto. Tanta gente si è identificata con questa squadra, con questi ragazzi. Ciò vuol dire che siamo sulla strada giusta per il progetto che abbiamo, aldilà di consolidarci in questo campionato, anche per i valori che vogliamo trasmettere.

Tra le fotografie più spettacolari di questa stagione figurano la vittoria nel derby e i successi contro team di alto lignaggio come Treviso e Fortitudo. E' d'accordo?

Da quando sono arrivato qui, addirittura quando eravamo in serie B, si pensava già al derby. Ho capito quanto sia importante, come tutti i derby che si rispettino c'è molta rivalità. Ma ciò che conta è che in entrambi gli incontri ci sia stata molta correttezza. Sicuramente quella con Trieste rimarrà una vittoria storica, così schiacciante. Però io ricordo anche la soddisfazione che abbiamo dato alla città, ai tifosi, perchè è stato una sorta di spartiacque. Venivamo da un momento molto difficile. Siamo stati bravi ad affrontare la gara in quel modo, avevamo una grandissima pressione data anche dalla classifica. Da lì è iniziata la nostra cavalcata vincente fino alla fine.

Possiamo dire che il campionato è cambiato con l'arrivo di Rain Veideman?

La strategia della società era giusta. Al primo anno in A2 si era pensato di mettere in squadra un giocatore che potesse entusiasmare, un nome che potesse dare lustro a questo club come Allan Ray. Sembrava che il ragazzo fosse entusiasta dell'idea, era anche per lui un'occasione di rilancio dopo un anno difficile, nel quale è stato costretto a saltare molte gare. Però purtroppo i suoi problemi fisici si sono ripresentati anche nella sua esperienza friulana. Effettivamente non ci ha dato quello che pensavamo... Brava la società a intervenire. Veideman ha dimostrato fin da subito il suo valore, soprattutto nel calarsi nel ruolo di leader. La squadra è sicuramente cambiata, anche se non solo per merito suo. Ci ha dato una spinta diversa, è più un giocatore di squadra.

Adesso bisogna già guardare avanti. Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?

Gli obiettivi sono quelli di fare un passo alla volta. Chiaramente il presidente e la società hanno ambizione ed è giusto che sia così, ma con i tempi e i modi giusti. Questa società ha investito per arrivare in A2, ci ha messo qualche anno e poi è arrivata. Adesso abbiamo fatto un ottimo campionato. Perciò il prossimo passo magari sarà investire su qualche giocatore italiano e nell'arco di qualche anno magari provare a fare qualcosa di importante. Ciò che conta è mantenere i piedi per terra e ancora lavorare. C'è un progetto non solo societario, ma anche tecnico che ci portiamo avanti dall'anno scorso. C'è uno staff confermatissimo, alcuni giocatori della stagione appena conclusa sono già inseriti nel roster 2017-2018. Ci sarà, ovviamente, qualche innesto. Il nostro obiettivo sarà consolidarci ulteriormente in serie A2.

Infine, si aspetta di ritrovare Okoye e Veideman alla ripresa?

Sono due giocatori importanti. Okoye da quando è arrivato ad adesso, pur con qualche pausa, è migliorato molto, sia per merito suo che per merito nostro, perchè abbiamo lavorato con il ragazzo. Adesso è una sicurezza. Così come Veideman. Davide (Micalich, ndr) sta già parlando con i procuratori. Chiaro che ciò che conta in maniera primaria è la loro volontà di credere nel nostro progetto. E poi la stessa società è convinta di poter ripartire da loro. Sarebbe un peccato non continuare con loro. Bisogna attendere un attimo, ma si sta già lavorando per la loro riconferma.

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