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Gsa Udine, Vignola: Ravenna micidiale sui tiri da tre

I bianconeri torneranno in campo venerdì contro la formazione romagnola. L'assistente di Lardo sottolinea: "Affrontiamo una squadra quadrata, che gioca molto bene, con le guardie molto abili sui tiri da tre"

Castellini Barbara

Ripartire da dove si è lasciato. Dopo le abbuffate natalizie contro Treviso e Fortitudo Bologna, la Gsa Udine scenderà nuovamente in campo venerdì alle 18 al Pala de Andrè contro l'OraSì per la prima giornata del girone di ritorno del girone Est di serie A2. Per gli uomini di Lino Lardo sarà l'occasione per cercare la continuità dopo le due ottime prestazioni della scorsa settimana e incrementare una classifica che vede attualmente i bianconeri, appena un gradino la zona play-off con 14 punti all'attivo. Rispetto all'esordio, molto è cambiato, come racconta a MondoUdinese.it l'assistente di Lardo Federico Vignola.

Vignola, inquadriamo subito l'avversario: che squadra è Ravenna?

Ravenna è una squadra molto ben allenata, quadrata, che gioca una pallacanestro molto ordinata. L'allenatore, Antimo Martino, è uno che prepara molto bene le partite e si è visto in questo campionato. Sanno cosa vogliono fare e sanno come giocare le loro situazioni, a prescindere dalle contromisure degli avversari. Sono al terzo posto, quindi tra le prime, non a caso, ma perchè stanno lavorando bene da inizio anno. L'hanno dimostrato pure con noi nella gara d'andata: anche quando riusciti a rimettere il naso avanti, loro sono stati in grado di continuare a giocare la loro pallacanestro, senza mai andare in confusione, trovando delle conclusioni con i tiratori che hanno. Sono la miglior squadra del campionato per quanto concerne i tiri da tre punti, con gente come Andrea Raschi, Stefano Masciadri, il giovane Marcello Crusca.. giusto per citarne alcuni che, piedi per terra dietro l'arco, fanno male.

All'andata la Gsa Udine non poteva contare ancora su Allan Ray, mentre Stan Okoye e Andrea Traini erano appena arrivati. Un girone dopo, quanto è cresciuta la squadra?

Direi, soprattutto, che dopo le ultime due partite con Treviso e Fortitudo, abbiamo fatto un bel passo avanti. Un passo avanti, spero, di umiltà, nel senso di aver capito che dobbiamo scendere in campo con determinazione, con la voglia di lottare con il coltello tra i denti, partita dopo partita indipendentemente dall'avversario che ci troviamo di fronte. Forse Ravenna ha un po' meno blasone rispetto a Treviso o Bologna, ma è comunque una squadra forte, da rispettare. Dobbiamo giocare con lo stesso atteggiamento, sapendo che ora possiamo contare su Allan, che all'andata non avevamo, e su Stan che era alla sua prima partita in maglia bianconera, e comunque aveva disputato un buon match. Adesso abbiamo un'identità più marcata rispetto alla prima giornata.

Ravenna, in effetti, affascina un po' meno rispetto De Longhi o Fortitudo. Come si tengono i piedi per terra dopo essere stati la squadra-sorpresa di fine anno?

Continuando a lavorare con semplicità e umiltà, in palestra, preparando bene la partita e curando molto i dettagli, perchè affronteremo  un team con un'identità ben marcata, che gioca una pallacanestro molto chiara. Ci vorranno attenzione e concentrazione, senza pensare al blasone, ma pensando alle caratteristiche dei singoli avversari. Hanno dei buoni giocatori, concentriamoci su come limitare le loro guardie, molto abili nel tiro da tre punti, e i loro lunghi, tra i quali spicca Taylor Smith, che è un giocatore di grandissima intensità, il miglior stoppatore del campionato, un ottimo rimbalzista. Quindi un elemento da contenere sicuramente.

Prima ha citato Okoye, assoluto protagonista delle ultime due vittorie...

Questo è un ottimo Okoye, siamo contenti che sia in questo stato di forma. Aveva fatto delle buone cose a inizio stagione poi, complice anche l'infortunio patito contro la Virtus Bologna, si era un po' fermato. Aveva dovuto recuperare la forma fisica e sappiamo le qualità esplosive del suo corpo... Quindi quando sente fiducia, quando sa che può giocare a quel livello del ferro con costanza, potendo saltare sulla testa di tutti, anche a livello mentale si libera, compie gesti importanti come in occasione delle sfide con Treviso e Fortitudo. Speriamo che continui a sentirsi così sereno e coinvolto, perchè obiettivamente sta facendo molto bene in questa fase del campionato.

Infine, l'Apu si presenta al via del girone di ritorno con 14 punti. Sono quelli giusti?

Con il senno di poi si possono fare tanti discorsi. Io credo che abbiamo anche il "privilegio" di poterci rammaricare di aver lasciato qualcosina per strada. Però, se non avessimo avuto certe battute d'arresto, non avremmo avuto la bellissima risposta che abbiamo dato nelle ultime due partite. Siamo stati bravi a tirare fuori da una crisi la giusta attenzione, la giusta mentalità per fare il salto di qualità. Prendiamo tutte le cose buone e tutte le cose "cattive" dell'andata come tappe del processo di crescita. Possiamo fare altrettanto nel girone di ritorno e questo significherebbe finire il campionato a quota 28 punti, forse anche qualcosina di più. Numeri che lo scorso anno garantivano un posto play-off. Sappiamo che la potenzialità è questa, ma continuiamo a lavorare per non fare altri passi falsi.

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