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L’Italbasket insegue la finale, Lardo: le premesse sono ottime

Dopo i successi con Tunisian e Croazia, questa sera Belinelli e compagni affronteranno il Messico in semifinale. Il coach della Gsa Udine è fiducioso: "Organizzazione e intensità difensiva il punto di forza degli uomini di Messina". E da...

Castellini Barbara

Centrare la finale per mantenere vivo il sogno Rio 2016. Queste sera alle 21 (diretta SkySport 1) l'Italbasket di Ettore Messina sarà di scena al PalaAlpitour di Torino per la semifinale del preolimpico contro il Messico. L'impresa non sembra impossibile, anche se non manca un pizzico di prudenza in casa azzurra e nelle parole di coach Lino Lardo, allenatore della Gsa Udine (neopromossa in serie A2), presente martedì sera a Torino per assistere al match contro la Croazia, seconda vittoria consecutiva dopo il successo con la Tunisia. "Siamo alla vigilia di un un evento che per noi può diventare storico - le parole del coach bianconero a MondoUdinese.it -, ovvero riuscire ad arrivare alle Olimpiadi dopo parecchio tempo. Ecco perchè la partita di oggi ha un'importanza fondamentale. Per quanto riguarda il pronostico, l'Italia sicuramente ha molte possibilità di vincere, ma bisogna tenere sempre alta la guardia. L'aspetto maggiormente positivo è che si è ricreato un entusiasmo incredibile per la Nazionale, ciò rappresenterà senza dubbio una spinta in più per la nostra squadra. Credo che da questo si debba partire, ci sono tutti i presupposti per qualificarci per la finale".

Coach, qual è il punto di forza del team di Messina?

Assolutamente l'aspetto difensivo. Ho visto anche il torneo di Trento... Subiamo pochi punti, c'è una buonissima organizzazione e soprattutto intensità difensiva, in attacco in questo momento facciamo un po' di fatica, ma la difesa è il nostro punto di forza. Abbiamo dei giocatori che sono in grado con il loro talento di poter vincere le partite, come Gallinari, Belinelli e altri. L'aspetto difensivo in primis fa la differenza e, rispetto alle altre, giochiamo più da squadra. Si vede chiaramente l'impronta di Messina.

Al contrario il Messico sembra proprio avere qualche problema in fase difensiva...

Dobbiamo sicuramente tenere alta la guardia, ma parliamo di una squadra ampiamente alla nostra portata. Si deve giocare come sappiamo per riuscire a passare il turno. Come sempre bisogna rispettare tutti, è comunque una semifinale di un preolimpico, quindi è una partita da prendere con molta attenzione. E sono certo che questo sarà fatto.

Qual è finora l'azzurro che l'ha impressionata maggiormente?

Forse Daniel Hackett. Si parla tanto delle nostre punte di diamante, dei nostri giocatori Nba, come Datome... Però Hacket, soprattutto con la Croazia, è stato determinante in tutte e due le parti del campo. Non è una sorpresa, perchè è un giocatore di altissimo livello però mi è piaciuto molto.

Apriamo un parentesi dedicata alla Gsa Udine. Siete al lavoro per definire il nuovo roster...

Stiamo lavorando sia dal punto di vista organizzativo per essere pronti ad affrontare questa nuova avventura in campionato superiore, sia dal punto di vista tecnico per definire la rosa. Come sai abbiamo confermato gran parte del roster dell'anno scorso, quindi siamo alla ricerca di alcuni giocatori da inserire. Vogliamo prenderci il tempo giusto per scegliere al meglio.

Come ha reagito all'addio di Poltroneri?

Dispiace, perchè ha dato molto in questi due anni e soprattutto nell'anno con me. Posso solo parlare bene, è stato uno dei protagonisti e speravo lo fosse anche nel nuovo campionato. Ha fatto una scelta diversa, mi dispiace, ma sicuramente è stato un giocatore importantissimo per questo gruppo, un peccato perderlo.

Infine, sappiamo che domenica raggiungerà Jesolo per collaborare in prima persona al Gallo Camp 2016, organizzato da Danilo Gallinari. A chi è rivolto e come è strutturato?

Vi partecipano i ragazzi dagli 8 ai 16 anni, spinti ovviamente dalla presenza di Gallinari. Basti pensare che quando apriamo le iscrizioni in inverno, in pochi giorni i posti sono sold-out e si crea una lista d'attesa pazzesca. Quest'anno ci saranno 220 ragazzi. Danilo è il motivo principale per il quale i ragazzi aderiscono e questo fa capire quanto questo giocatore sia importante non solo perchè è una stella Nba, ma anche per l'entusiasmo che mette in ogni cosa che fa e che contagia tutti. Oltre a questo, però, è un camp dove i ragazzi si divertono e soprattutto fanno basket imparando delle cose che durante l'anno non fanno. E' un camp tecnico, durante il quale la mattina ci si esercita sui fondamentali, mentre nel pomeriggio i ragazzi si cimentano in alcune gare. Solitamente Danilo c'è sempre, ma speriamo che quest'anno non ci sia sempre... vorrebbe dire che l'Italia si è qualificata per le Olimpiadi.

(foto: ZAMOLO)

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