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Rugby, il Fvg ambisce a diventare Comitato

In quattro anni i tesserati sono quasi raddoppiati, il delegato uscente Silvestri è pronto a ricandidarsi: "Abbiamo tanti progetti in cantiere, vogliamo superare quota 4mila iscritti in regione"

Redazione

La crescita del rugby in Friuli Venezia Giulia nell'ultimo quadriennio (cioè da quando la regione si è dotata di una sua delegazione federale, staccandosi dal comitato veneto) è stata talmente macroscopica da creare le condizioni per costituire un vero e proprio comitato (serve un minimo di 10 società con diritto di voto). Un dato su tutti: in quattro anni i tesserati sono passati da 1632 a 2842, in massima parte appartenenti alla fascia del cosiddetto “rugby di base” (con le formazioni Under 14 passate da 4 a 9). Un successo che è frutto del grande lavoro svolto dalla stessa delegazione, guidata da Francesco Silvestri, e da tutti i club friulgiuliani. Tradotto in termini pratici questo significa più autonomia, più responsabilità gestionale, forse anche più risorse da amministrare.

Silvestri, infine, sottolinea che tutto il movimento in questo momento sta attraversando un periodo molto positivo: "Sono aumentati gli spazi sui giornali, le iniziative sportive, culturali e sociali legate al rugby, le attività di minirugby e Juniores. Ci siamo dotati di una nuova sede operativa a costo zero (quella di Bagnaria Arsa, ndr). Il merito di questa crescita è sicuramente del lavoro svolto dalla Delegazione e sicuramente ci gratifica constatare che, chi era contrario alla sua costituzione e alla separazione dal Veneto, sia oggi fautore del Comitato. Significa che si sono accorti che, lavorando sul territorio e per il territorio, i risultati si ottengono”.

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