altri sport

Rugby: La Union Udine Fvg fa suo il derby con il Venjulia

La Union Udine Rugby Fvg vince con Trieste

Redazione

La Union Rugby Udine Fvg, la formazione ‘cadetta’ della Rugby Udine 1928, nata dalla fusione con la Leonorso, torna alla vittoria in un acceso ed emozionante ‘classico’, il derby con i cugini giuliani, fermati per 20-15. Gli udinesi scendono in campo con un quindici molto rimaneggiato nella mischia e con diversi uomini fuori ruolo, ma pronto a ‘vendicare’ la sconfitta (pesante) del derby di andata.

Anche in quest'occasione la partita inizia con i friulani che cercano di imporre il loro punto forte, cioè il gioco sui trequarti, che schierano una linea di assoluto talento e, quel che è meglio, giovanissima. Agli ordini del rientrante Mattia Barella giocano infatti: all'apertura il sempre elegante ed efficace Stella (classe 96), come centri il grintoso Gerussi (classe 95) e il solido Groza (classe 96), all'ala il veloce Not (classe 95) e l'esperto Finotto (classe 93) e come estremo il talentuoso Vescovo (classe 96). La mischia, come detto, è rivoluzionata a causa degli infortuni e della ‘chiamata’ in serie A di Cook e Mezzavilla; al cospetto di capitan Venier (anche oggi ottima la sua partita) giocano, quindi, in prima linea Marani (gran partita di sacrificio in un ruolo non suo) e Toffoletti; in seconda linea Mandalà (generosissimo) e Dri (una sicurezza in touche), come flanker Munaro (bene, anche se in un ruolo non suo) e Passon (efficace la sua prestazione anche in touche) e Giovanni Sabot come numero otto (un buon ritorno alle origini per il roccioso classe 96).

Udine attacca, ma è il Trieste a segnare per primo, con una meta dell'estremo Bencich, abile a sfruttare un'apertura al largo dopo un'insistita azione della mischia che, avendo impegnato molti udinesi nelle varie fasi sulla destra del campo, era riuscita a creare l'uomo in più sulla sinistra; la trasformazione non riesce. Gli udinesi riescono ad accorciare le distanze con un calcio di punizione di Stella, ma verso la fine del primo tempo sono ancora i giuliani ad andare in meta, grazie a una penetrazione successiva a una rolling maul. Anche questa segnatura non viene trasformata, così la prima frazione si conclude con il Venjulia in vantaggio per 3-10.

Nella ripresa l’Union inizia a spron battuto, intenzionata a ribaltare il risultato; le azioni dei trequarti si fanno più penetranti e alcuni break degli uomini di mischia iniziano a evidenziare alcune crepe nella difesa triestina, complice anche un suo evidente calo fisico. Dopo alcune occasioni mancate, anche per eccessivo egoismo, gli udinesi vanno finalmente in meta prima con Groza (non trasformata) e quindi con Stella (trasformata da lui stesso). Sul 15-10, a pochi minuti dalla fine il Venjulia ha un moto d'orgoglio e, utilizzando gli spazi creati da una veemente penetrazione, riesce ad andare in meta, portandosi sul 15-15. Gli udinesi intravvedono ancora una volta lo spettro di una delusione ‘all'ultimo minuto’ come contro Conegliano e Riviera, ma proprio nello scampolo finale di gara, un efficace e duro placcaggio di Gerussi fa ‘scoppiare’ di mano la palla a un attaccante triestino: sulla stessa si avventa Mattia Not che, con un preciso calcio, la spedisce nell'area di meta avversaria, per poi segnare in tuffo la meta del sorpasso. La trasformazione di Stella non riesce e, nei secondi finali, Udine, grazie anche (e finalmente) a maturità e sangue freddo, controlla fino al fischio di chiusura dell'ottimo arbitro Panin.

Grandi feste a fine del match, con una punta di amarezza pensando alle occasioni perse nel corso del campionato, a causa delle quali, salvo sorprese, gli udinesi probabilmente non riusciranno ad accedere ai play-off promozione.

Rugby Udine 1928 – Venjulia Trieste 20-15

Rugby Udine 1928: Vescovo (Cengarle), Finotto (Colussi), Gerussi, Groza, Not M., Stella, Barella M. (Piani), Sabot G., Passon (Braccagni, Goi), Dri, Mandalà (Maniacco), Marani, Venier (Brancaforte), Toffoletti. Allenatore Luca Mion.

Venjulia: Bencich, Iachelini, Benevoli, Chittaro, Villanovich, Godina, Lisetto, Steel, Marchesi, Cherin, Romano, Russo, Primieri, Motica, Piattelli; a disposizione; Feltrin, Esposito, Pettirosso, Balzano, Tavino, Polacco, Savi. Allenatore Giorgio Metz.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso