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Rugby Udine, Corbanese: fondamentale vincere in casa

Domenica i tuttineri ospiteranno il Valpolicella, ma l'emergenza non è finita. "Siamo dimezzati, spazio ai giovani", afferma la terza linea trevigiana classe '90 che a MondoUdinese.it si sbilancia in un pronostico sull'imminente Sei Nazioni:...

Castellini Barbara

Una squadra in continua emergenza. La bella vittoria di domenica scorsa a Torino, che ha subito lanciato la Rugby Udine 1928 al primo posto del Pool 2 della seconda fase del campionato di serie A (quella per evitare la retrocessione), ha "mascherato" i tanti problemi con i quali deve fare i conti settimana dopo settimana coach Maurizio Teghini. Grazie all'esplosione di alcuni giovani (su tutti Edoardo Stella) e al grande impegno fornito da alcuni "big", i tuttineri sono riusciti a conquistare i primi cinque punti della nuova fase e ora attendono l'impegno di domenica all'Otello Gerli contro il Valpolicella 1974 (fischio di inizio alle 14.30). "Dobbiamo sfruttare il fattore campo", ha rimarcato nel corso di un'intervista a MondoUdinese.it la terza linea Nicola Corbanese, uno dei giocatori dal background più interessante. Cresciuto nelle giovanili della Benetton Treviso, ha difeso i colori azzurri nelle Under 16, 17, 18, 19 e 20 e ha vestito la casacca del Mogliano (uno dei club più competitivi d'Italia, con il quale ha vinto anche un campionato di Eccellenza nella stagione 2012-2013) prima di arrivare a Udine. Il futuro di Corbanese sembrava destinato a brillare a lungo, se non fossero intervenuti problemi alla schiena che ne hanno fortemente penalizzato il cammino professionale. Ma proprio nel vicino Friuli, la terza linea trevigiana classe '90 da tre anni sta raccogliendo le sue piccole, grandi soddisfazioni.

Corbanese, dopo la bella vittoria di Torino arriva l'impegno casalingo con il Valpolicella. Una gara da sfruttare anche per il fattore campo...

Soprattutto per il fattore campo, che sarà quello che ci aiuterà in questa seconda parte del campionato, dal momento che le trasferte saranno particolarmente lunghe e quindi dovremo mettere in conto una stanchezza crescente. In casa, al contrario, saremo più "freschi", sarà molto più facile.

A proposito, come sta la squadra in questo momento?

Siamo dimezzati, ci sono troppi infortuni. Per questo stanno giocando molti giovani. Speriamo di recuperare gli infortunati il prima possibile. Domenica? Non credo...

C'è qualche giovane in particolare che si sta mettendo in luce?

Beh, come apparso sulla stampa (per leggere la nostra intervista esclusiva http://www.mondoudinese.it/altri-sport/rugby/alla-rugby-udine-brilla-stella-esordio-indimenticabile/) c'è Edoardo Stella, che ha un buon calcio, ma ha ancora tanto da imparare. Io ho giocato ad alti livelli e posso dirti che è ancora crudo, gli manca qualcosa. Comunque è talmente giovane... sono certo che possa solo migliorare.

Quali obiettivi vi siete dati da qui al termine della stagione?

Cercare di raccogliere più punti in tutte le gare che ci mancano e salvarci, ovviamente, il prima possibile. Questo sarà il nostro obiettivo fin da subito, prima del termine del girone di andata. Vogliamo arrivare tra i primi tre per presentarci alla seconda fase senza patemi.

Intanto è alle porte il Sei Nazioni, che scatterà il prossimo 6 febbraio con la sfida inaugurale tra Francia e Italia allo Stade de France. Secondo lei qual è la squadra favorita? E che opinione si è fatto dell'Italia?

Sinceramente seguo la Nazionale, ma non mi piace vederla giocare... Il Sei Nazioni comunque lo guardo sempre, ci sono nazionali molto competitive. L'Irlanda sta giocando bene, la Scozia sta elevando il suo livello e l'Inghilterra è una squadra possente, forte. Secondo me proprio inglesi e irlandesi sono i favoriti. E poi c'è il Galles, che è sempre al top. La Francia, al contrario, non la vedo da primissime posizioni.

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