calcio friuli fvg

Il Pordenone ricomincia con Tedino alla Ferguson

Un ruolo da manager all'inglese per Mister Tedino che come primo compito dovrà convincere i giocatori più richiesta rimanere. Ma già la sua permanenza è un segnale forte di continuità e di progetto

Monica Valendino

Come avevamo anticipato, le sensazioni positive di una continuazione  del rapporto tra Mister Mago Tedino e il Pordenone si sono materializzate tutte mercoledì con la "conferma" ufficiale da parte del club neroverde. «Sono orgoglioso di proseguire questo progetto assieme a uno staff che mi ha dato tanto. E anche per la gente, che mi ha dimostrato un affetto incredibile», ha detto il tecnico friulano he ora avrà un ruolo da manager all'inglese.

Deciderà lui i giocatori che servono, tratterà direttamente con quelli che hanno certo per convincerli  rimanere e provare a fare qualcosa di grande a Pordenone. Del resto l'ambizione dichiara di re Mauro Lovisa è andare in Serie B in tre anni, magari giusto in tempo di vedere costruito anche un nuovo stadio.

Il vecchio e glorioso Bottecchia non può reggere le naturali ambizioni del club, serve un impianto nuovo e che riesca a portare anche più persone accanto alla squadra. La media spettatori, anche col tutto esaurito, oggi non può andare oltre le 2,500 persone. Uno stadio da 10 mila posti potrebbe più che raddoppiare l'afflusso, del resto questo Pordenone ha dimostrato con i fatti di raccogliere passione non solo in città, ma in tutto il territorio.

Prima di questo serve però pensare alla squadra: Pederzoli, Strizzolo, Pasa, Mandorlini, praticamente gli uomini chiave di questa stagione sono richiestissimi. Sarà compito anche di Tedino convincerli  rimanere, ma già la sua conferma è una motivazione importante per tutti, un segnale di continuità che nessuno vuole sottovalutare. Se è vero che molti cercano i giocatori del Pordenone, è altrettanto vero he non tutti possono garantire un ambiente familiare, un progetto serio e una società che mantiene le scadenze.

 

tutte le notizie di

Potresti esserti perso