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Pordenone, incertezze e speranze

Il Pordenone vive intensamente questa ultima settimana stagionale. Le incertezze in caso di retrocessione, le speranze di ripescaggio, gli allenamenti per preparare l’impresa sono gli ingredienti. Dopo le parole del presidente Lovisa su un...

Monica Valendino

Il Pordenone vive intensamente questa ultima settimana stagionale. Le incertezze in caso di retrocessione, le speranze di ripescaggio, gli allenamenti per preparare l'impresa sono gli ingredienti.

Dopo le parole del presidente Lovisa su un possibile abbandono in caso di retrocessione in città c'è preoccupazione. Le voci dicono che la Triestina sarebbe più di un'ipotesi per il proprietario, in caso di Serie D per i ramarri.

Contemporaneamente il Monza è fallito. La sentenza è arrivata dopo l’udienza del 26 maggio in cui è stata analizzata la situazione della società biancorossa alla luce delle cinque istanze presentate da diversi creditori e da parte della Procura della Repubblica.  Alla società è stato concesso l’esercizio provvisorio per poter disputare la gara di ritorno dei playout di Lega pro, sabato al Brianteo alle 16 contro il Pordenone. All’andata il Monza aveva vinto 2-0 in trasferta ipotecando la salvezza sul campo al termine di una stagione davvero complicatissima.

 

La società con ogni probabilità andrà all’asta. I tempi sono strettissimi: l’iscrizione alla nuova stagione è da completare entro il 30 giugno. Se non ce la dovesse fare il Pordenone sarebbe ripescato.

Intanto Rossitto sta preparando la sfida, da vincere 3-0 per salvarsi sul campo. E’ stato riempito il pullman messo a disposizione dal club. I tifosi “ramarri” ci credono, seguiranno numerosi la squadra anche in Lombardia.

Il tecnico, intanto, potrebbe cambiare qualcosa in squadra: 4-3-1-2 con Franchini trequartista dietro a Maccan e Bjelanovic. Proprio colui criticato aspramente da Lovisa dopo la gara d'andata. Una mossa per rilanciarlo e rilanciarsi.

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