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Pordenone, Lovisa lancia la sfida: “Serie B entro il 2018”

Il Pordenone è secondo, la Sere B è un bel sogno, ma è anche complicato da raggiungere quest'anno. Ma il programma è chiaro: caletterai entro il 2018. In caso di promozione immediata scatterebbe comunque il piano stadio, con il "Friuli"...

Redazione

Da ripescata a seconda in classifica, sognando la serie B. Il calcio è davvero strano, o meglio è davvero pieno di sorprese. Ma chi conosce Bruno Tedino e i suoi metodi di lavoro, chi conosce il pragmatismo del presidente Mauro Lovisa, sa bene che dietro il miracolo Pordenone c'è tanto lavoro e tanta programmazione. Nulla è lasciato al caso, nemmeno i sogni. «Pordenone in serie B entro il 2018 .Non è che la voglio ora perché abbiamo vinto 5 partite di fila e siamo secondi. La B era prevista nel programma triennale varato la scorsa estate», afferma il numero uno neroverde a Il Gazzettino. Poi l'analisi si fa più specifica.  «È bello sognare e far sognare i tifosi. Dobbiamo però essere onesti con noi stessi e con loro. Siamo a 7 punti dalla capolista. Anche se arrivassimo ai playoff, come ora è nelle nostre possibilità e come ora pretendo dai ragazzi, vincerli sarebbe un'impresa».

E in caso comunque di promozione ci sarebbe il problema legato allo stadio. Tutti si stanno mobilitando, ma di certo per il prossimo anno no  ci sarebbero novità così il Pordenone  dovrebbe abbandonare il fortino Bottecchia che non sarebbe omologato per la cadetteria. «Sono contento  che ora siano tutti convinti della necessità di un nuovo impianto funzionale, accogliente, con viabilità diversa, dove le famiglie possano passare la domenica, aperto pure ad altri spettacoli. Le soluzioni non mancano: credito sportivo, fondi europei, intervento della Lega. Bisogna avere un progetto credibile e tutto è possibile. Chiederemo a Pozzo come ha fatto il nuovo Friuli».

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