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Pordenone, piccolo grande gioiello Made in Friuli

Il Pordenone ha calato il poker e ora sogna davvero la Serie B. Perso De Cenco ecco spuntare bomber Strizzolo, attaccante Made in Friuli, come la filosofia del club, tutta sostanza e programmazione

Monica Valendino

Pordenone sogna. Del resto è lecito: la squadra di Bruno tedino ha calato un poker di vittorie che in lega Pro non è riuscito a nessuno e serve andare a vedere la Serie a con Napoli e Juve per trovare altre squadre che hanno saputo fare meglio dei Ramarri.

Ma come detto è il gioco spettacolare della squadra, la duttilità nel sapersi adattare agli avversari, l'intelligenza nel saper gestire le gare, la maturità acquisita a men dee tutti ottimisti.

E perso De Cenco ecco spuntare il friulano DOC Strizzolo che sigla due gol in due gare:  «Sabato - afferma il boxer a Il Gazzettino- ho finalmentev rivissuto le vecchie emozioni di 6 anni orsono. Segnare al Bottecchia è una sensazione fortissima. Pubblico fantastico. Atmosfera da grandi eventi. Io sono a disposizione. Dove possiamo arrivare? Intanto  arriviamo prima possibile a quota 40 che significa permanenza in Lega Pro. Poi vediamo cosa si potrà fare per rendere questa stagione indimenticabile».

La forza di questo Pordenone è proprio il gruppo compattato da mister Tedino: tutti sono utili alla causa, dall'attaccante fino al magazziniere. Questa è la filosofia del tecnico e questa è la logica sposata da Re Mauro Lovisa che non si nasconde: la B in qualche anno aveva dichiarato tempo fa, convinto che il suo Pordenone possa fare come il Carpi. Ma forse i miracoli possono avvenire anche prima se ci si crede davvero.

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