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Io non cambierei allenatore ( Di M. Giacomini)

L'analisi dopo Udinese-Atalanta di mister Giacomini, con lo sguardi che va oltre alla partite e guarda al futuro

Redazione

Bisogna mandare un mazzo di fiori a Marchetti, o almeno due pastine! Va detto che il Carpi nelle ultime gare è stato anche favorito: ha avuto fortuna in alcune circostanze, e ha avuto anche qualche piccolo episodio favorevole. E' un discorso a parte, ma che il Frosinone ha avuto tanti episodi dalla sua.

In sé la partita è durata 20 minuti: il gol di Zapata poi il rigore di Danilo. Abbiamo tirato 4 volte in porta, due volte fuori dai pali. Loro tre calci d'angolo, noi zero. E' stata una partita che alla fine è andata bene che finisse pari, la pura di perdere ha avuto il sopravvento. Poi c'è stata la festa a Bellini, tutti contenti. Il risultato è passato in secondo piano ed è andato bene all'Udinese.

Il problema di questa squadra è stata la continuità che non è mai esistita: anche con De Canio è ricaduta col Torino e il difetto che cammina con le gambe degli uomini, serve toglierlo e serve riprogrammare.

Io però non cambierei ancora allenatore: se avessimo confermato Stramaccioni ci saremo salvati ampiamente prima. Avrebbe fatto sicuramente meglio del primo anno. Cambiando tutti hanno avuto difficoltà, anche perché si è passati da uno dialogante a un generale. Ora De Canio conosce i giocatori, si può costruire la squadra col suo parere, si deve rifondare con giocatori mirati.

L'allenatore ha fatto quello che doveva, prendendo la squadra in un momento difficilissimo.

Massimo Giacomini@MondoUdinese

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