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Le squadre si possono cambiare….(Di M. Giacomini)

L'analisi di Massimo Giacomini dopo Frosinone-Udinese: i bianconeri dovevano andare in campo con più fisicità, la squadra è stata proposta come col Verona, ma quella era una squadra completamente diversa da quella di Stellone

Redazione

Una partita assolutamente inaspettata, contro una squadra allenata da un tecnico molto bravo che ha imbrigliato i nostri giocatori come dimostrano i numeri. Ci hanno attirato nella loro metà campo e poi trafitti: sul piano piano fisico erano più forti. Era prevedibile, ma si doveva mettere una squadra migliore in campo. Se pensiamo di poter fare risultato sempre senza cambiare e senza guardare l'avversario, si beccheranno sempre gol, come successo anche con la Juve. Il risultato al Matusa non è mai stato in dubbio, abbiamo fatto un solo vero tiro in porta.

Anche i discorsi venuti fuori dopo il Verona, come una salvezza già quasi  in tasca, sono stati messi in discussione. Ora il calendario si fa duro davvero, se non si sono presi punti con Frosinone o Bologna come fare a pensarne di prenderli con Roma o Napoli? Le scuse non possono più reggere.

E' difficile capire da fuori, ma serve guardare in faccia alla realtà e mi rimangono dubbi: si è battuto un Verona un po' lento in  difesa e ci presentiamo al Matusa come un agnello scarificale.  Il punto è che abbiamo in rosa giocatori fisici, questa non era la partita per Totò probabilmente. L'islandese Hallfredsson in mezzo, Zapata in avanti avrebbero portato più prestanza, più concretezza a questa squadra.

Il 4-4-2, poi, perché non può essere adatto? Colantuono dice di no, ma le coppie esterne possono essere Piris-Widmer e Adnan -Armero che sono fisici e a Frosinone sarebbero serviti. Soluzioni ci sono ma mi pare che non siano nemmeno prese in considerazione. Siamo andati a Frosinone come si è giocato col Verona che è squadra completamente diversa.

Massimo Giacomini @MondoUdinese

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