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Udinese padrona del suo destino (Di G. Turci)

L'analisi di Gigi Turci sulla situazione in casa Udinese: "I numeri non mentono mai, lo si diceva a inizio anno, ora ancora di più"

Redazione

In questo momento va detto che anche gli episodi non girano: in una gara delicata come quella di Marassi, al 90' hai la possibilità di pareggiare e invece sbagli un rigore con l'uomo migliore. Ha sbagliato però anche Baggio ricordiamolo: certo è che sarebbe stato determinante segnare, ma è altrettanto vero che si sbaglia solo se si va al tiro.

Intanto i numeri non mentono mai, lo si diceva a inizio anno, ora ancora di più: il rapporto gol fatti e gol subiti è sbilanciato e il problema è qui. 22 gol fatti e 40 subiti sono un gap enorme. In linea generale serve almeno arrivare a pareggiare la bilancia tra le reti.  Purtroppo non c'è più Totò a segnare a raffica come nelle altre stagioni. La differenza la fa lui.

Secondo me, però, l'Udinese ha uno spessore superiore alle altre concorrenti a non retrocedere: è più forte di Frosinone e Carpi, ma è altrettanto  chiaro che in questo momento è la componente emotiva a fare la differenza. Rendi meno perché l'aspetto nervoso non ti permette di esprimerti. Il Frosinone invece rende di più grazie proprio al morale.

Ora i punti contano, tutte le partite con chi sta dietro rappresentano uno scontro diretto. Le qualità per invertire la tendenza ci sono. L'Udinese è però padrona del suo destino a differenza delle altre che devono rincorrere.

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