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Capello: “Ancelotti pronto per l’Italia”

Fabio Capello, in una lunga intervista al Quotidiano Sportivo, parla a tutto campo: dalla Nazionale Italiana alla sua esperienza in Cina

Massimo Liva

L'allenatore del Jiangsu Suning Fabio Capello ha parlato al QS della sua esperienza in Cina e ha dispensato alcuni giudizi sul momento della Nazionale, sull'Inter e sulle altre realtà del calcio italiano: "Io al posto di Ventura? Con le nazionali ho già dato, Ancelotti ha l’età giusta, ha una grande esperienza, gli manca una panchina così...". Sull'ultimo campionato cinese: "Mi sono tolto lo sfizio di prendere una squadra in zona retrocessione e di salvarla, alla faccia di quelli che mi dicevano capace di fare grandi cose solo con grandi squadre; ecco, in un mondo diverso ho salvato una squadra che sembrava condannata ricavandone una immensa soddisfazione. Ho provato cosa vuol dire guardare di continuo la classifica, non per vedermi in testa ma laggiù in fondo, dove sembra che non ce la farai mai.Salvarsi è stato emozionante più che vincere". 

Quanto ci metteranno, i cinesi, a superarci anche nel calcio?

"Sono già la prima nazione al mondo nell’economia, nella tecnologia, lì non c’è più un pezzo di carta, una penna, vivono con gli smartphone tuttofare, sono già nel futuro. Per essere primi nel calcio gli ci vorrà una decina d’anni, un miliardo e quattrocento milioni di cinesi prima o poi saranno capaci di organizzare un settore giovanile...".

Un giudizio sul movimento calcistico nostrano visto da fuori?

"Io l'ho visto dalla Spagna, dall’Inghilterra, dalla Russia, adesso dalla Cina...Il problema è che noi troviamo sempre delle scusanti quando andiamo in crisi. Se tutto il movimento, anche il settore giovanile, non produce dalla base uno deve chiedersi, come hanno fatto i tedeschi e correre ai ripari. Noi invece importiamo giovani dall’estero...".

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