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Figc: Consiglio Federale, illustrato il Bilancio Sociale 2014

In apertura della riunione odierna del Consiglio Federale, è stata consegnata a tutti i componenti una copia del Bilancio Sociale FIGC 2014. Il documento, giunto alla sua terza edizione, illustra in maniera dettagliata e trasparente...

Monica Valendino

In apertura della riunione odierna del Consiglio Federale, è stata consegnata a tutti i componenti una copia del Bilancio Sociale FIGC 2014. Il documento, giunto alla sua terza edizione, illustra in maniera dettagliata e trasparente l'identità, la mission e le attività di un'organizzazione complessa come la FIGC attraverso un’infografica molto esauriente; realizzato in collaborazione con PricewaterhouseCoopers, il Bilancio Sociale FIGC 2014, comprende due anni di rendicontazione (2013 e 2014) ed ha lo scopo di valorizzare e comunicare all’esterno il valore prodotto dalle attività svolte dalla FIGC attraverso l’analisi dei risultati raggiunti.

Il documento redatto dalla FIGC, unica federazione sportiva ad aver pubblicato il Bilancio Sociale nel 2015, rappresenta un elemento innovativo sia in ambito internazionale, avendo riscontrato il parere positivo di FIFA, UEFA e di molte federazioni estere, che nazionale, essendo diventato una ‘best practice’ per molte realtà calcistiche italiane. Il volume, che è stato presentato il 20 giugno all’Orogel Stadium di Cesena nell’ambito del progetto “Kick Off ” e sarà redatto a breve anche in lingua inglese, si compone di 4 capitoli: Identità e governance; Attività; Responsabilità sociale; Gestione del capitale.

La prima parte dedicata all’identità e alla governance ribadisce i numeri del calcio in Italia già pubblicati su ReportCalcio, altro documento edito dalla FIGC (1.372.137 i tesserati FIGC, il 25% degli atleti tesserati per il CONI proviene dalla FIGC, 12.131 campi da gioco omologati, 13.652 società, 62.295 squadre, 9.793 calciatori minori al primo tesseramento in Italia) e documenta la mission della Federcalcio, la sua storia, i suoi stakeholder, la sua  organizzazione e la struttura della giustizia sportiva. Tra i dati più interessanti, il fatto che nel nostro Paese si disputi una partita ufficiale in media ogni 58 secondi (600.000 gare l’anno), che una Nazionale giochi una gara ufficiale in media ogni 2 giorni (170 l’anno), che l’Italia sia il Paese in cui si parli di più di calcio (8 ore settimanali ciascuno in media). Ancora più significativo i dati sul rapporto tra calcio e media: forte del fatto che l’84,4% degli italiani dichiari di guardare abitualmente le partite della Nazionale, emerge che nelle prime 45 posizioni della classifica dei programmi più visti di sempre in tv in Italia figurino esclusivamente partite di calcio (42 della Nazionale, che ha il primato con Italia – Argentina del 1990, 27.7 milioni di telespettatori e 87,25% di share) e che tra i 20 programmi tv più visti nel 2014 figurino 12 partite di calcio. Anche il Mondiale 2014, nonostante l’esito sfortunato per gli Azzurri sul campo, si è chiuso con dati importanti in tv: audience media di 14,9 milioni di telespettatori e share del 68,36%.

Nel capitolo dedicato alle Attività viene riepilogato il lavoro svolto dalla FIGC, attraverso le differenti aree operative: Squadre Nazionali, Tv, Media e Comunicazione, Marketing e Commerciale, Promozione e CRM, Centro Studi, Sviluppo e Iniziative speciali, Rapporti internazionali, Sicurezza, Integrità, Organi di controllo, Antidoping, Associazione Italiana Arbitri e Settori (Giovanile e Scolastico/Tecnico).

Nella sezione riservata alla Responsabilità sociale sono indicate le iniziative svolte dalla FIGC in relazione a Infanzia, Ricerca scientifica, Diversa abilità, Emergenza umanitaria, Diversità e antidiscriminazione, Fair Play, Valori e Formazione, Fundraising. Infine, l’ultimo capitolo è dedicato al Capitale Umano (226 dipendenti, di cui 125 uomini e 101 donne oltre a 250 collaboratori), Economico, Immobiliare.

Nel volume sono indicati anche gli asset strategici a livello sportivo per la FIGC: il programma di sviluppo del calcio femminile, lo sviluppo del calcio a 5, la costituzione dei centri federali territoriali per non disperdere i giovani talenti, l’incremento delle attività delle Nazionali, la riforma dei campionati giovanili, la formazione del personale impegnato nel calcio, il rapporto con il MIUR per la promozione dell’attività educativa nelle scuole con testimonial del calcio.

L’edizione 2014, in linea con gli standard internazionali di riferimento del GRI 3.1 (Global Reporting Initiative), riprende i principali temi sviluppati nelle precedenti edizioni con l’integrazione di nuovi trend e analisi: nell’ottica della trasparenza, sono pubblicati anche i dati relativi alle risorse umane, alla responsabilità ambientale e al capitale economico, con la pubblicazione del bilancio di esercizio riclassificato.

Per scaricare il Bilancio Sociale FIGC 2014 (versione italiana) clicca qui

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