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I club di Lega Pro dicono no alle squadre B

Non piace l'idea di introdurre le squadre B della massima serie in Lega Pro: prima di arrivare a questa rivoluzione ci sarà ancora molto da parlare con i club per convincerli

Redazione

Non piace ai club di Lega Pro l'idea del presidente di lega, Gravina, di introdurre le squadre B della massima serie. Come riporta la Gazzetta dello Sport, i presidenti Giuseppe Pasini (Feralpi Salò) e Walter Baumgartner (Südtirol) hanno scritto una lettera per manifestare il loro dissenso, premettendo che «non è una critica a Gravina, ma soltanto a questa idea». Non è una questione politica, anche se la critica arriva da due ex consiglieri di Macalli, ma di contenuti. Con argomenti molto validi: «Come potrà essere garantita la regolarità del campionato - scrivono - se queste seconde squadre saranno considerate “fuori classifica”? A fine stagione potrebbero involontariamente falsare la regolarità del campionato». E poi, temendo un’incrinatura nei rapporti con i club di A: «Nel corso degli anni le società di Lega Pro hanno ottimamente formato i migliori giocatori delle Primavera: con le seconde squadre si rischierebbe di interrompere questo rapporto collaborativo e proficuo per ambo le parti».

 Gravina è partito in quarta con questa idea. Nel corso dei frequenti incontri con le società ne ha parlato, ma forse non abbastanza. Prima di mettersi a disposizione della Serie A, sarebbe necessaria un’assemblea ad hoc e magari una votazione prima di sposare ciecamente un simile progetto, che all’estero funziona ma che da noi è tutto da verificare.

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