news calcio

L’Italia in Europa scende in Serie B

C’eravamo una volta noi. Cucù, non ci siamo più. Oggi alla festa Champions siamo gli imbucati. Una sola squadra agli ottavi: Juventus. Da qualche anno facciamo tendenza, ma in negativo. Anche nella scorsa edizione un solo timbro made in Italy:...

Monica Valendino

C’eravamo una volta noi. Cucù, non ci siamo più. Oggi alla festa Champions siamo gli imbucati. Una sola squadra agli ottavi: Juventus. Da qualche anno facciamo tendenza, ma in negativo. Anche nella scorsa edizione un solo timbro made in Italy: era quello del Milan. Siamo da seconda fascia. E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che le italiane tutte insieme entrino nel regno della Champions. Ultimo trionfo: Inter 2010, la fuga solitaria di una squadra irripetibile. L’anno scorso il Milan uscì agli ottavi umiliato (5-1 complessivo) dal doppio confronto con l’Atletico Madrid. Due anni fa la Juve si spinse fino ai quarti, ma prese atto della realtà quando incrociò il Bayern (4-0 complessivo). Dall’edizione 2003-04 a quella del 2011-12 abbiamo sempre timbrato con tre squadre agli ottavi. Poi il crollo. Cos’è successo?

PIU’ POVERI, MENO VINCENTI . Abbiamo perso identità. E di conseguenza potenza. Ci siamo impoveriti. Pochi soldi, ok. E quindi pochi campioni. Il valore (che hai) è in relazione all’investimento (che fai). Il City l’altra sera all’Olimpico era incerottato e con svariati fuoriclasse ko. Ha vinto con le riserve, più o meno. Kolarov, che nei nostri top-club sarebbe titolare a prescindere ovunque, mercoledì è entrato ad un minuto dalla fine, per far fare passerella a Nasri. La differenza è quella. Portafoglio (il nostro) vuoto, ma anche poche idee. La geografia del potere ha piantato le sue bandierine altrove. Per il secondo anno consecutivo la Germania porta tutte e quattro le squadre agli ottavi. In mezzo ha vinto un Mondiale. Non è più una novità. La triade della Spagna (Real, Barca e Atletico Madrid) viaggia in comitiva da due anni. L’Inghilterra rispetto all’anno scorso ha perso il Man Utd, ma restano le altre tre: Arsenal, Chelsea e City. Il nostro movimento è al palo. Il ricambio è minimo. Le nostre sono le solite sospette. Dal 2003 il Milan ha 10 presenze su 12 agli ottavi. L’ultimo guizzo d’orgoglio nel 2011-12, quando ci presentammo agli ottavi con tre squadre: le due milanesi e il Napoli. Quella volta solo il Milan andò oltre - ai quarti - ma trovò il Barcellona: riprova, sarai più fortunato.

SORPASSO (DEGLI ALTRI) . Nella foto di gruppo di questa Champions 2014-15 delle sedici favolose l’Italia è quella in fondo, a sinistra, schiacciata dai grandi - Germania (4), Inghilterra (3), Spagna (3) pure la Francia (2) - stretta nell’abbraccio di chi - Svizzera, Ucraina e Portogallo - ha portato oltre il guado un solo club. nella classifica per nazioni che considera le presenze agli ottavi dal 2003-04 (da quando cioè gli ottavi vennero istituiti) fino ad oggi, diciamo ancora la nostra: siamo terzi, dopo Inghilterra e Spagna, prima di Germania e Spagna. E’ l’ultimo bagliore di luce che ci arriva da un passato cui ancora ci appoggiamo. Ma ora siamo un calcio di nicchia, da periferia dell’Impero. E il divario tra noi e gli altri aumenta. Quando capiremo più di non essere un esercito, ma una pattuglia da trincea, forse ci faremo venire in mente qualcosa per crescere.

Corriere dello Sport

tutte le notizie di

Potresti esserti perso