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Mano de dios;Maradona condannato a leggere Calvino

Si è concluso con una sentenza di non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione e condanna per la recidiva alla lettura continua per 365 giorni dell”Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti’ di Italo Calvino il...

Monica Valendino

Si è concluso con una sentenza di non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione e condanna per la recidiva alla lettura continua per 365 giorni dell''Apologo sull'onestà nel paese dei corrotti' di Italo Calvino il fantaprocesso intentato a Genova contro Diego Armando Maradona, per la 'mano de dios' con la quale segnò il primo gol all'Inghilterra nella partita dei quarti di finale del Mondiale 1986, disputata nel mitico stadio Azteca di Città del Messico. La recidiva riguarda altri casi simili che hanno visto protagonista Maradona. L'ex Pibe de Oro era accusato di illecito sportivo e dell'omicidio della lealtà sportiva. Il fantaprocesso, organizzato dall'Associazione nazionale magistrati su idea del magistrato calabrese Antonio Salvati per introdurre il tema delle 'Illegalità apprezzate' si è svolto nell'università di Genova. Dopo un tentativo da parte dei pm di ricusare il presidente del 'tribunale' Salvati perché "come si legge nel rapporto della digos - ha detto il pm Vernazza - è stato visto al San Paolo tifare platealmente per il Napoli" e quindi sospettato di non essere imparziale rispetto al mito-Maradona, il processo è stato incardinato. "E' difficile mettere sotto accusa un mito del calcio - ha detto il 'pm' Andrea Vernazza, mentre alle sue spalle su un maxischermo veniva proiettata l'immagine del gol di mano di Maradona - ma esiste l'obbligatorietà dell'azione penale. E il fatto che sia considerato uno dei più grandi se non il più grande calciatore al mondo costituisce semmai un'aggravante. Il gol fatto di mano configura una condotta illegittima che deve essere stigmatizzata in sentenza. Chi ha usato quel mezzuccio, sapeva che il suo gesto lanciava un messaggio ovvero che si può vincere attraverso la scorciatoia dell'illegalità". Al termine della requisitoria il 'pm' ha chiesto che Maradona fosse condannato a lavori socialmente utili: "La gestione di una scuola calcio dove si ricerchi la vittoria nella legalità e nelle regole". Il giudice Salvati ha poi dato la parola ai due difensori di Maradona, entrambi interisti. L''avvocato' Francesco Pinto ha sottolineato come il gesto di Maradona "fu gesto di pacificazione sociale", visto che restituiva l'oltraggio subito dal popolo argentino per mano degli inglesi con l'occupazione delle isole Malvinas e ha concluso la propria arringa, affermando che "Maradona è improcessabile. L'unico che potrebbe processarlo è quello che gli prestò la mano per fare quel gol".

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