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Italia U21: Un punto d’oro

Con la Serbia arriva un punto d’oro, il rigore di Cerri avvicina l’Italia all’Europeo

Redazione

Come lo scorso 13 novembre a Novi Sad finisce 1-1 tra la Nazionale Under 21 e la Serbia, ma il pareggio ottenuto allo Stadio ‘Menti’ di Vicenza vale quasi come una vittoria per gli Azzurrini, che con un successo e un pari nelle ultime due gare del girone con Andorra e Lituania sarebbero certi di staccare il pass per l’Europeo. In difficoltà nei primi 45’, la squadra di Di Biagio è cresciuta alla distanza, dimostrando di avere gambe e cuore, due doti che hanno caratterizzato un ruolino di marcia fatto di 6 vittorie e 2 pareggi, entrambi con una Serbia che anche stasera ha confermato di essere una squadra ricca di talento ma poco cinica nei momenti cruciali del match. Decisivo l’ingresso in campo nella ripresa di Federico Di Francesco, altro giovane talento da tenere in forte considerazione.

Privo degli infortunati Mandragora e Berardi e di Donnarumma, ieri sera all’esordio con la Nazionale maggiore, Di Biagio si affida al consueto 4-4-2: al centro della difesa c’è Alessio Romagnoli, punto fermo dell’Under 21 ‘prestato’ da Ventura per garantire qualità ed esperienza al reparto arretrato, mentre a centrocampo la cabina di regia è affidata a Cataldi e Mazzitelli, con capitan Benassi e Verre sulle corsie esterne. In avanti spazio a Rosseti e Cerri, entrambi alla ricerca del terzo gol in maglia azzurra.

All’Italia possono andar bene due risultati su tre, ma come ha giustamente sottolineato Di Biagio alla vigilia, in questi casi è meglio non fare calcoli. E così gli Azzurrini non stanno a guardare e all’11’ è Cataldi, autore del gol del preziosissimo 1-1 in Serbia, a cercare il jolly con un potente destro da fuori area che termina a lato. Da un pallone perso ingenuamente da Mazzitelli nasce la prima occasione per la Serbia, ma Gacinovic non riesce a spingere in rete la torre aerea di Milinkovic-Savic. E’ sempre Gacinovic, tra i più attivi dei suoi, a creare scompiglio sulla fascia destra, poi direttamente da calcio d’angolo Meleg coglie il palo a Cragno battuto.

Complice il gran caldo, i ritmi non sono altissimi e la Serbia insiste nel giro palla alla ricerca della giocata vincente. Il gol del vantaggio arriva puntuale al 33’ grazie ad una prodezza balistica di Gajic, che sugli sviluppi di una ripartenza si avvicina al limite dell’area e con un gran destro fulmina Cragno. L’Italia accusa il colpo e rischia di subire il 2-0 poco dopo, quando Grunjic di testa non trova la porta per una questione di centimetri.

Serve una scossa e nella ripresa gli Azzurrini rientrano in campo con il piglio giusto. E’ Alessio Romagnoli a sfiorare per due volte il gol nel giro di pochi secondi in mischia, poi all’8’ Rosseti viene travolto dal portiere serbo e l’arbitro Del Cerro indica il dischetto. Cerri non sbaglia e dagli undici metri batte Milinkovic-Savic con un tiro forte e angolato. L’ingresso di Di Francesco dà vivacità alla manovra dell’Italia e per due volte a cavallo della mezzora l’attaccante del Bologna sfiora il gol del 2-1. Le squadre inevitabilmente si allungano nel finale, Milinkovic-Savic sbaglia l’ultimo passaggio dopo una bella ripartenza e sull’altro fronte Mazzitelli su punizione conquistata da uno scatenato Di Francesco non trova lo specchio della porta. Nel finale è ancora Cerri a respingere di testa da pochi metri dalla porta l’ultimo assalto della Serbia.

“Nel primo tempo non siamo riusciti ad alzare il ritmo – il commento di Di Biagio - e loro sono stati bravi nel possesso palla. Non siamo riusciti a incidere, ma abbiamo avuto una splendida reazione e questo ci ha permesso di portare a casa un punto fondamentale. Onore a loro che sono una grande squadra, ma onore anche ai miei ragazzi perché, pur non giocando una grande gara, sono riusciti a reggere il colpo”.

Può festeggiare Alberto Cerri, autore del gol che mette una seria ipoteca sulla qualificazione: “Il merito non è mio, ma della squadra – sottolinea l’attaccante della Spal -  siamo partiti lenti nel primo tempo, ma abbiamo fatto una buona gara contro una grande Serbia". Martedì alla Spezia (ore 18.30, diretta su Rai 2) arriva Andorra, fanalino del girone. E con altri tre punti l’Europeo sarebbe davvero ad un passo.

La classifica del Gruppo 2 – ITALIA 20 punti, Slovenia 15, Serbia 14, Rep. D’Irlanda 9, Lituania 6, Andorra 3

L’elenco dei convocati

Portieri: Alessio Cragno (Benevento), Alex Meret (Spal), Simone Scuffet (Udinese);

Difensori: Davide Biraschi (Avellino), Arturo Calabresi (Brescia), Davide Calabria (Milan), Mattia Caldara (Atalanta), Andrea Conti (Atalanta), Adam Masina (Bologna), Nicola Murru (Cagliari), Filippo Romagna (Juventus), **Alessio Romagnoli (Milan);

Centrocampisti: Marco Benassi (Torino), Danilo Cataldi (Lazio), Alberto Grassi (Napoli), Luca Mazzitelli (Sassuolo); Lorenzo Pellegrini (Sassuolo), Valerio Verre (Pescara);

Attaccanti: *Domenico Berardi (Sassuolo), Alberto Cerri (Spal), Federico Di Francesco (Bologna), Luca Garritano (Cesena), Gaetano Monachello (Bari), Vittorio Parigini (Chievo Verona), Federico Ricci (Sassuolo), Valerio Lorenzo Rosseti (Lugano).

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