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Domenica a pranzo con la Dea, la squadra più “cool” della A

GENOA, ITALY - APRIL 02:   Atalanta players celebrates after score 0-3 during the Serie A match between Genoa CFC and Atalanta BC at Stadio Luigi Ferraris on April 2, 2017 in Genoa, Italy.  (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Quinta forza del campionato, l'Atalanta rappresenta un valido esempio di programmazione e gestione efficaci. Con tanti italiani in rosa e alcuni gioiellini appetiti da mezza Europa

Castellini Barbara

Un lunch match che profuma di Gran Galà. La quartultima giornata di serie A riserverà all'Udinese una tra le gare più difficili della stagione: domenica alle 12.30, infatti, allo stadio Friuli arriverà l'Atalanta, quinta forza del campionato, in piena corsa per l'Europa League. Inutile dire che l'atteggiamento con il quale dovranno scendere in campo Danilo & compagni dovrà essere diametralmente opposto rispetto a quello di due giorni fa al Dall'Ara. Perchè la Dea corre, gioca, vince e convince. Contro le grandi, come contro le piccole. I 64 punti conquistati in 34 giornate confermano la forza del team di Gian Piero Gasperini, autentica rivelazione di questa stagione.

CONTINUITÀ. Ciò che colpisce di questa squadra è la sua capacità di trasformarsi, rinnovarsi, adattarsi senza mutare i risultati: 19 sono finora le vittorie conquistate, mentre è salita a quota +19 la differenza reti che evidenzia, in particolare, un'ottima tenuta difensiva (sono, infatti, 39 le reti subite, le stesse della Lazio e una in più del Milan). Domenica l'Atalanta si presenterà al Friuli dopo sei risultati utili consecutivi: ai successi con Pescara, Genoa e Bologna si sono alternati i pareggi con Sassuolo, Roma e Juventus (proprio nell'ultimo turno di campionato). Una continuità nata dopo i sette schiaffoni subiti dall'Inter lo scorso 12 marzo. Proprio la gara che sembrava aver rallentato la corsa europea dei bergamaschi si è trasformata nel trampolino verso il quinto posto che Gomez & compagni stanno difendendo strenuamente (il Milan, sesto, è distante cinque lunghezze).

INDIVIDUALITÀ. L'ottimo piazzamento verso il quale sembra ormai essere proiettata la formazione nerazzurra è senza dubbio il frutto dell'efficace lavoro portato avanti da Gasperini, supportato da una grande abilità gestionale della società, capace - forse con un pizzico di sorpresa - di valorizzare in breve tempo giocatori sui quali in pochi avrebbero scommesso a inizio stagione. Il caso di Roberto Gagliardini, ceduto a gennaio (ahimè) all'Inter, è senza dubbio quello più evidente, ma non è l'unico. Mattia Caldara, difensore bergamasco classe '94 dal gol facile (sono già 7 le marcature in 26 gare giocate) - nato e cresciuto calcisticamente proprio nel settore giovanile nerazzurro - è uno dei giocatori più richiesti dal mercato italiano e internazionale, così come l'altro difensore prodotto del vivaio Andrea Conti, assoluto protagonista delle ultime giornate. Senza dimenticare il centrocampista ivoriano classe '96 Franck Kessie, destinato a far parlare di sè entro breve. Sembrano pronti a "spiccare il volo" in tempi rapidissimi anche il mediano svizzero Remo Freuler e l'attaccante triestino Andrea Petagna. Accanto a questi meravigliosi gioiellini, poi, troviamo una certezza: Alejandro Gomez, conosciuto come El Papu, a segno in 14 occasioni finora. Un giocatore che non solo piace al popolo bergamasco, ma che ha saputo, grazie anche ad alcune sue "stravaganze" condivise sui social, conquistare la simpatia pure dei tifosi avversari. Un po' come la Dea, che per molti rappresenta un valido esempio di rinascita del calcio italiano. Prendere appunti, please.

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