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Inter, tra sogno Champions e Fair Play finanziario: mercato problematico

Programmazione. Per tornare ad essere competitivi in Italia e in Europa. Per soddisfare le richieste di un tecnico ambizioso come Mancini e di una tifoseria impaziente come quella nerazzurra. La mission di Erick Thohir è facilmente...

Monica Valendino

Programmazione. Per tornare ad essere competitivi in Italia e in Europa. Per soddisfare le richieste di un tecnico ambizioso come Mancini e di una tifoseria impaziente come quella nerazzurra. La mission di Erick Thohir è facilmente leggibile: l'Inter nuovamente in Champions. Partendo, come prima (necessaria) cosa  da una gestione che valorizzi il prodotto interno: "Abbiamo uno dei settori giovanili più forti d’Europa, che ha vinto 37 trofei" ha sottolineato non a caso il presidente interista alla ESPN. "Tra Serie A, Serie B e altre leghe europee giocano 45 giocatori usciti dal nostro vivaio; si potrebbero creare tre squadre, una per la A, una per la B e una per la C. Questo è il frutto del lavoro di Piero Ausilio e Roberto Samaden. Dobbiamo impegnarci tutti insieme per sostenere la strategia dell’Inter, visto che da qui usciranno molti talenti".

Giusto e non casuale, tanto più oggi che tra i sogni e le ambizioni si frappone la scure della multa Uefa - leggasi Fair Play Finanziario - che incombe sull'Inter: una sanzione che a febbraio potrebbe risultare ben più pesante di quando già non si tema. E allora, chiaro, ecco che a risentirne potrebbe essere in prima istanza il mercato di gennaio.

"Adesso il nostro obiettivo è rimanere in Europa - ha continuato infatti Thohir alla ESPN - perché è un momento di transizione; non è facile andare subito in Champions, però se la squadra regala buone performance, abbiamo ancora degli altri obiettivi. Questa è la vita, a volte non è giusta, ma l’obiettivo è questo. Dobbiamo rimanere in Europa, ma se riusciamo ad ottenere risultati migliori e piazzarci in Champions sarà ancora meglio".

Parole chiare. Obiettivi pure. Ma per centrarli serve una squadra più performante di adesso, serve un collettivo che come ha detto Mancini colmi gli attuali buchi con almeno un esterno, un uomo davanti alla difesa e, volendo, pure un centrale difensivo. Sulla carta tutto possibile, nella realtà un po' meno. Podolski, Cerci, Joel Campbell, Lucas Silva, Lucas Leiva, Salah, Schmelzer: tanti nomi, tante idee, tante piste ma poche realmente percorribili. La più agevole, per ragioni di bilancio, è quella che porta a Cerci: prestito e diritto di riscatto posticipato al bilancio 2017. Percorribile già da gennaio, Simeone permettendo. (sportmediaset)

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