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Mister X: alla scoperta del Milan

Mister X

A.D.R, tecnico Uefa B, alla scoperta dei segreti della squadra di Vincenzo Montella e di come fermarla

Redazione

MISTER X

BY A.D.R.

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Modulo 1-4-3-3

Probabile formazione:

portiere DONNARUMMA

difesa - ABATE – ROMAGNOLI – PALETTA - ANTONELLI

centrocampo – KUCKA – LOCATELLI - PASALIC

attacco – DEULOFEU - BACCA - BONAVENTURA

Siamo alla 22° giornata di campionato l’Udinese ospita il Milan di Vincenzo Montella, 7° in classifica con 37 punti (una partita in meno), una squadra totalmente diversa dal punto di vista tecnico, tattico e soprattutto psicologico da quel Milan già affrontato all’andata. Contro ogni aspettativa di inizio anno, la squadra di Montella si ritrova tra le grandi anche se il gioco non regala ancora spettacolo, tuttavia sta mostrando maggiore compattezza e uno spirito di squadra crescente che hanno portato prestazioni e punti.

FASE OFFENSIVA In fase di possesso palla il Milan schiera un 4-3-3 con Gabriel Paletta e Alessio Romagnoli difensori centrali, i terzini Ignazio Abate a destra e Luca Antonelli a sinistra, il centrocampo composto da Manuel Locatelli davanti alla difesa, Juraj Kucka e Mario Pasalic avanzati. I tre giocatori offensivi sono Carlos Bacca, punta centrale, con gli esterni Giacomo Bonaventura a sinistra, dopo il brillante esordio in Coppa Italia, l’ultimo arrivato Gerard Deulofeu a destra.

In fase di costruzione l’assetto tattico del Milan prevede la difesa a 4, con i due centrali difensivi davanti al portiere e i terzini avanzati in ampiezza, sulla stessa linea dei due centrocampisti bassi, ovvero Pasalic e Locatelli.

Kucka è il vertice alto del triangolo di centrocampo, perno avanzato e riferimento per potenza e abilità nel gioco aereo, il suo compito è di permettere alla squadra di salire e giocare sulle seconde palle.

Il pressing offensivo, che porta subito densità intorno agli uomini di regia, costringe spesso Donnarumma a lanciare lungo per lo slovacco, in alternativa la manovra avanza sulle fasce, soprattutto sulla catena Romagnoli-Antonelli, quest’ultimo costretto poi a verticalizzare su Kucka o le punte per eludere il pressing.

Attenzione sul lato destro, dove Abate avanza con insistenza la sua posizione combinando con Kucka e/o Deulofeu un movimento corto-lungo andando spesso  in sovrapposizione e ricercando la profondità.

Oltre ai pericoli sulle fasce, va sottolineata l’importanza di Locatelli in regia che mostra grande personalità partecipando attivamente alla manovra. Nonostante commetta degli errori in fase di costruzione, con il rischio di pericolose transizioni negative a ridosso della propria linea difensiva, ha coraggio nel cercare giocate anche difficili, come verticalizzazioni rapide in spazi stretti che spesso saltano linee di pressione avversarie. Apprezzabili inoltre gli inserimenti in zona offensiva dove dimostra ottime capacità di finalizzare andando al tiro.

Occhio di riguardo a Bonaventura uomo che dà sviluppo alla manovra, tecnico e dinamico, abile a smarcarsi tra le linee, funge spesso da raccordo tra i reparti, è poco incisivo sulla manovra organizzata e penalizzato sul lancio lungo. Più utile invece quando Locatelli è libero di impostare e sulle transizioni positive, quando la squadra cerca immediate verticalizzazioni, è lui che spesso rifinisce sugli esterni offensivi per sfruttarne la qualità nel 1<1.

Attenzione a Deulofeu, giocatore della “cantera blaugrana” ottima tecnica individuale, rapido negli spazi stretti con altissima velocità di punta negli inserimenti.

Poco incisivo invece Bacca, che si fa trovare in modo scostante quando la squadra cerca un appoggio avanzato per salire, ma altrettanto micidiale nel trovare la porta ed il tempo del goal.

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FASE DIFENSIVA In fase di non possesso palla il Milan mantiene il suo 4-3-3 attivando il pressing in zona offensiva, Bacca porta pressione sul centrale, disturbando la trasmissione di palla sulla linea difensiva, Suso e Bonaventura più arretrati escono sui laterali ad intercettare le linee di passaggio.

Il Milan porta in pressione i centrocampisti arretrati con Locatelli, Kucka a destra e Pasalic a sinistra con il compito di contrastare la giocata centrale.

Abate e Antonelli escono in pressione con i tempi giusti, permettendo a Locatelli di chiudere la catena marcando il portatore palla, quando si propone a sostegno, in caso si abbassi la punta con movimento fuori dalla linea incontro al portatore, è un centrale difensivo, in genere Romagnoli, a seguire l’attaccante per non permettere appoggi facili.

In generale la prestazione del Milan in fase difensiva è buona, con linee strette, efficace applicazione del fuorigioco, e portando talvolta anche gli esterni offensivi sotto la linea della palla in situazioni di maggiore sofferenza collettiva, formando un 4-1-4-1.

Autorevole la prestazione di Donnarumma e dei centrali difensivi, attenti nelle chiusure sui cross, bravi a limitare ogni pericolo e puntuali in copertura quando le giocate di qualità riescono a superare il pressing del centrocampo.

La squadra di Montella mostra una buona organizzazione dei reparti che ha prodotto dei miglioramenti in fase difensiva e in fase offensiva.

Ma L'impressione finale è che il Milan ricerchi ossessivamente il pressing ultraoffensivo disperdendo energie, concedendo spazi in profondità alle squadre avversarie ed attui un possesso palla improduttivo dentro la propria metà campo trascurando l’imprevedibiltà della manovra.

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