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Mister X: alla scoperta della Fiorentina

Mister X

A.D.R. tecnico Uefa B, alla scoperta dei segreti della squadra di Paulo Sousa e di come fermarla

Redazione

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Modulo 1 -3-4-2-1

Probabile formazione:

portiere TATARUSANU

difesa – TOMOVIC – RODRIGUEZ - ASTORI

centrocampo – CHIESA – VECINO – BADELJ - OLIVERA

attacco  - BORJA VALERO – BERNARDESCHI – BABACAR

Siamo nella 24^ giornata, andiamo a Firenze. Paulo Sousa è stato uno dei più bravi registi visti negli anni ’90: il portoghese era un uomo dalla corsa lenta e il cervello veloce, con un gran lancio assistito da un ottimo senso geometrico. Il fondamento dell’idea calcistica su cui si basa la sua filosofia  è che tutti devono aiutare tutti: non deve esistere l’egoismo del singolo, ognuno deve essere in grado di fare sia la fase offensiva che quella difensiva, attaccanti compresi.

E’ un allenatore molto preparato tatticamente e schiera le sue squadre con differenti moduli a seconda dell'avversario ma sempre con una filosofia chiara e imprescindibile,  ricercando sempre il bel gioco con caratteristiche offensive.

Prima di analizzare i toscani, bisogna precisare che è una squadra all’ 8° posto in classifica con 37 punti di cui 21 conquistati in casa (5V 6N 0P)… si avete capito bene…in casa quest’anno non ha mai perso.

Fase offensiva

In fase di possesso palla la Fiorentina si dispone con il 3-4-2-1.

La difesa a 3 nella fase di costruzione, dal basso, permette le uscite senza troppi problemi grazie alla superiorità numerica con conseguente aumento di possibilità di linee di passaggio.

I centrali difensivi fanno guadagnare pazientemente campo alla propria squadra attraverso il giropalla, sostenuto anche dall’esterno sinistro di centrocampo, che inizialmente rimane più basso rispetto al giocatore sulla fascia opposta, al fine di concedere una soluzione di passaggio semplice al reparto difensivo.

I due centrali di centrocampo possono svolgere entrambi il ruolo di regista, hanno il compito smarcarsi per ricevere lo scarico dalla difesa con successiva verticalizzazione per i giocatori più avanzati.

Se invece Badelj e Vecino non riescono a smarcarsi, si imposta direttamente dalle retrovie, soprattutto con Astori, il giocatore con caratteristiche più tecniche fra i tre difensori.

Uno dei due trequartisti si abbassa sempre a ricevere per facilitare la manovra di costruzione, mentre l’altro trequartista, l’esterno destro e la punta si muovono per ricevere la verticalizzazione.

Fase di sviluppo classica è con i 3 centrali difensivi scaglionati dove Badelj e Vecino davanti a loro offrono sempre l’appoggio mentre i due esterni, Chiesa e Oliveira,  si alzano sulla linea dei trequartisti dove Bernardeschi e BorjaValero spaziano fra le linee pronti alla verticalizzazione verso il centravanti, ai due è concessa grande liberà di movimento: il loro compito è di muoversi costantemente negli spazi lasciati vuoti dagli avversari tra le due linee di centrocampo e difesa, creando superiorità posizionale.

Insieme a Babacar formano un reparto offensivo imprevedibile, alternando movimenti a ricevere e ad attaccare la profondità, inoltre la sua potenza fisica, accompagnata da una buona tecnica di base, gli consente sia di protegger palla per far salire la propria squadra, sia di dialogare rapidamente con i propri compagni, attenzione alla sua velocità di punta negli inserimenti.

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Fase difensiva

In fase di non possesso palla, il modulo cambia…. Gli uomini di Sousa si schierano con  il 4-4-1-1: tutti effettuano uno scaglionamento tattico,  dove l’esterno più lontano dal gioco chiude la linea, formando una difesa a 4, il trequartista più vicino, scala e chiude sulla linea dil centrocampo.

In fase difensiva la Fiorentina cerca di annullare il gioco avversario attraverso un pressing alto e costante, con il centravanti pronto ad aggredire il retropassaggio al portiere impedendone la giocata corta.

Gli uomini di Sousa schiacciano il più possibile gli avversari nella propria metà campo,  creando superiorità numerica in zona palla.

L’attenzione è rivolta alla parte centrale del terreno di gioco, che deve essere sempre ben coperta, in modo tale da indirizzare gli avversari sulle fasce laterali, dove il recupero palla è più agevole.

Oltre ai giocatori più offensivi, anche i centrali di centrocampo partecipano attivamente al pressing, uscendo sul possibile ricevitore a palla coperta.

Una volta costretti gli avversari a giocare lateralmente, dove gli spazi sono più ristretti, la Viola aggredisce immediatamente il portatore di palla:

L’intento rimane sempre quello di coprire la zona centrale di campo spostando il gioco sulle corsie laterali dove il terzino e il centrocampista di fascia raddoppiano sul portatore di palla.

Raggi X (considerazioni finali)

La Fiorentina è squadra pericolosa, statisticamente ha una media di 1.65 gol a partita, con 279 tiri di cui 155 in porta (Udinese 198 di cui 104), ma vorrei sottolineare che ha perso 514 palle di cui recuperate 404, soprattutto in fase di costruzione dove i gigliati peccano di presunzione, affidandosi alle loro alte qualità tecniche, attaccati (pressing ultraoffensivo) nella fase di transizione, possono perdere palla…lasciando spazi scoperti dove con “fulminee” ripartenze si possono creare opportunità offensive molto pericolose.

Ultimamente la viola è sembrata una squadra deludente e poco concentrata, voci di corridoio danno Sousa partente… in questa fase è una squadra che non va lasciata giocare perché potrebbe prendere fiducia, per l’Udinese è importante arrivare alla partita con la concentrazione giusta per rimanere ordinata e compatta, perché dovrà rispondere colpo su colpo, ritrovando la cattiveria agonistica vincente dove, nel secondo tempo, quando la Fiorentina subirà un calo fisiologico per la partita infrasettimanale giocata con la Roma, si creeranno spazi importanti da sfruttare per colpire ed affondare il “vascello” del comandante portoghese Paulo Manuel Carvalho de Sousa.

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