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Parma, Manenti chiede 5 milioni a Proto: trattativa saltata

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro avvenuto in un ufficio di piazza Grandi a Milano tra Giampietro Manenti e Alessandro Proto per la cessione del Parma Calcio. Non c’è stato l’accordo tra domanda e offerta, come conferma lo...

Monica Valendino

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro avvenuto in un ufficio di piazza Grandi a Milano tra Giampietro Manenti e Alessandro Proto per la cessione del Parma Calcio. Non c’è stato l’accordo tra domanda e offerta, come conferma lo stesso Proto: ”Ci ritiriamo. Manenti vuole 5 milioni, cifra assurda”.

MANENTI: ”BISOGNAVA VENDERE PRIMA” – Anche l’attuale presidente ducale conferma la fumata nera: ”Non ho mai detto che vendo il Parma – commenta Manenti – Proto? Macché cinque milioni. Bisognava vendere prima, non adesso quando è salvo o fallito”. Dunque Manenti va avanti da solo. Ma il cammino in solitaria potrebbe durare solo una manciata di giorni. Giovedì in Tribunale c’è infatti l’appuntamento per discutere la richiesta di fallimento presentata dalla Procura di Parma per inadempienze fiscali. Nei giorni scorsi sono stati depositati gli ultimi bilanci del club e la situazione contabile corrente ma per ora nessun piano di rientro dal debito come promesso dal numero uno crociato.

DUBBI SU PARMA-TORINO –  La strada del fallimento, con la nomina di due curatori fallimentari, sembra la più probabile ma la sentenza potrebbe anche non arrivare in tempo per la sfida di domenica con il Torino aprendo nuovamente una incognita su chi pagherà l’apertura dello stadio Tardini, non più in gestione al Parma Fc. Resta possibile la strada di uno sponsor (Erreà o Vorwerk Folletto) che possa pagare steward, sicurezza e più in generale i consumi. Ma l’importante, per il presidente Figc Carlo Tavecchio, è ”che il presidente del tribunale conceda l’esercizio provvisorio. Dopodichè si aprirà un’altra questione che è quella dell’iscrizione ai campionati a seconda di quella che sarà la sua classifica. Se dovrà iscriversi in serie B, bisognerà costituire una nuova società che prenda in carico quello che è stato il pregresso e parzialmente i calciatori dovranno avere il ristoro che si meritano”. Con il Torino insomma l’imperativo è giocare.

BARALDI: "SI RIPARTIRA’ DALLA D” – Sulle questione Parma è intervenuto anche Luca Baraldi, ex dirigente gialloblù (ai tempi del commissario Bondi prima che la società passasse a Ghirardi) e della Lazio: ”Penso che il Parma dovrà ripartire dalla serie D, ma non tutti i mali vengono per nuocere, magari la città puo’ ripartire da un progetto di sport fresco, diverso, per i giovani di questa città”. Duro il giudizio su Manenti: ”Faccio fatica a capire quale possa essere la sua strategia, mi viene da pensare che sia un mitomane. Si è messo in una situazione incredibile, con possibili problemi di immagine e anche di altra natura e sta ingannando la tifoseria intera. In questi due mesi e mezzo la situazione si è aggravata, non si capisce la logica che sta dietro a questa persona”.

Tratto da Repubblica.it

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