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Zapata: Di Natale all’inizio mi parlava in dialetto napoletano apposta!

Zapata, uno degli ex di Milan-Udinese sente dentro ancora il friulano: «Mandi». Comincia così l’articolo della Gazzetta dello Sport dove ha raccontato presente e passato. Di Natale? «All’inizio mi parlava in dialetto napoletano...

Monica Valendino

Zapata, uno degli ex di Milan-Udinese sente dentro ancora il friulano: «Mandi». Comincia così l'articolo della Gazzetta dello Sport dove ha raccontato presente e passato. Di Natale? «All’inizio mi parlava in dialetto napoletano apposta per non farmi capire quel poco di italiano che avevo imparato»

Zapata, si ricorda che esattamente un anno fa viveva il suo miglior momento al Milan? Gol a Glasgow e gol alla Roma nello spazio di 20 giorni. Cos’è cambiato da allora?

«Per tornare quel giocatore avrei bisogno di continuità, che ora mi manca. E’ difficile gestire una situazione in cui magari giochi bene una partita senza certezza di esserci la volta dopo. Avrei bisogno di fiducia, anche se mi rendo conto che gestire 28 persone è dura».

L’appello a Inzaghi ora è stato lanciato. Al di là delle panchine, come lo vede?

«Sta facendo bene. Ovviamente ha tante cose da migliorare, come tutti noi, ma ce la sta mettendo tutta per portarci di nuovo in alto. Io spero di tornare presto a essere titolare fisso, perché con la discontinuità è difficile trovare il ritmo».

Lei conobbe Allegri proprio a Udine, sotto Galeone.

«Mi è spiaciuto moltissimo averlo visto andare via dal Milan. Quando sono arrivato qui mi ha aiutato tanto, passare dalla provincia a una big non è semplice. E’ un grande allenatore che a mio parere avrebbe ancora potuto fare buone cose in rossonero».

Inzaghi ci sta provando: a che punto è lo stato dell’opera?

«Dobbiamo ricominciare subito a vincere, perché solo vincendo si torna in Champions. Il derby è stato un’occasione sprecata, siamo tristi per com’è andata. Comunque non si vince più anche perché per una squadra come il Milan non fare risultato equivale ad avere molta pressione addosso. E non si va in campo tranquilli».

Dopo un inizio sofferente si può dire che la difesa abbia trovato una quadratura?

«La retroguardia non è quasi mai stata la stessa e quando cambi spesso uomini è difficile trovare l’equilibrio. Abbiamo preso tanti gol perché la coppia centrale è cambiata molte volte. Io stesso so di aver fatto alcune prove negative. Col Palermo ad esempio è andato tutto male. So che devo dimostrare ancora tanto, ma non ho dubbi sulle mie qualità».

A proposito di punte: domenica ritroverà un certo Di Natale.

«El Loco (il pazzo, ndr ) è un fenomeno. Ogni palla che tocca è gol. La ricetta è semplice: evitare di fargliele arrivare».

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