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Spaccatura in Figc, si va verso il commissariamento

Le tre votazioni (più ballottaggio) non hanno portato all'elezione del nuovo presidente. Adesso la parola passerà al Coni: per il calcio italiano si tratta di una grande sconfitta

Redazione

Fumata nerissima per la Figc. A Fiumicino l’elezione del nuovo presidente federale si è trasformata in un flop: dopo tre votazioni senza che nessuno dei candidati tra Damiano Tommasi (presidente dell’Aic), Gabriele Gravina (presidente della Lega Pro) e Cosimo Sibilia (presidente della Lnd) sia riuscito a raggiungere il quorum, al ballottaggio sia Aic che Lnd hanno lasciato le schede in bianco. E la Figc corre veloce verso il commissariamento.

LE TRE VOTAZIONI. Niente da fare già dal primo scrutinio: Sibilia dei tre candidati è quello che ha raggiunto le maggiori preferenze con 200.59 (pari al 39.37%), secondo Gravina con 188.84 (37.06%), terzo Tommasi con 113.84 (22.34%). Schede bianche 6.24 pari all’1,22%. Al primo voto occorrevano i 3/4 delle preferenze (il 75%): si è passati quindi al secondo scrutinio, dove sarebbero serviti i 2/3. Anche al secondo scrutinio, però, è stato confermato il nulla di fatto. Sibilia è salito al 40,41% con 206.80 voti, rimanendo davanti a Gravina (36,29% con 185.74 voti) e Tommasi (22,23%, 113.79 voti). Si è proseguiti quindi con il terzo scrutinio, dove il quorum richiesto era del 50,1%. Una terza votazione in cui è stato confermata la fumata nera. Sibilia ancora in testa con il 39,42% dei voti (202,51 voti), ma con uno scarto ritodotto rispetto a Gravina (38,36%, 197,06 voti), mentre si allontana Tommasi (20,79%, 106,79 voti). Si andrà così ora al ballottaggio tra Sibilia e Gravina.

BALLOTTAGGIO. Tuttavia, l’Aic si asterrà dal voto: Damiano Tommasi e l’assocalciatori hanno deciso di non dare la propria preferenza per uno dei due candidati, per cui non voteranno nel quarto e ultimo scrutinio. Non solo l’Aic: anche la Lnd, infatti, si asterrà dal voto nel ballottaggio, lasciando scheda bianca. “Dopo aver in tutti i modi cercato un accordo che potesse avere una convergenza, non ci sono le condizioni per poter procedere: ai dilettanti chiedo di votare scheda bianca”, le parole di Sibilia. La quarta e ultima votazione, così, ha visto protagoniste le schede bianche, che sono state ben il 59,09%: ora il commissariamento della Figc è diventato una realtà.  “Per il nostro percorso abbiamo deciso di non esprimere il nostro voto: certamente è una sconfitta e sicuramente ci sarà il commissario. Ma è giusto che qualcuno di esterno ci metta mano”, le parole di  Damiano Tommasi. “Forse non è un caso che siamo fuori dal mondiale – ha aggiunto Tommasi –. Avevamo bisogno di un cambiamento e ritenevamo che nessuno dei due candidati lo rappresentasse sul serio”.

Non stiamo a parlare di proposte di accordo, che definisco volgare: non potevo accettare la presidenza, a dispetto di un progetto, di una squadra, di un pacchetto di voti che va oltre la Lega Pro”, ha spiegato Gabriele Gravina, dopo il passaggio a vuoto dell’assemblea Figc. “Non è la sconfitta del calcio italiano, ma la certificazione della sconfitta di una classe dirigente”.

(fonte: calcioefinanza.it)

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