rubriche editoriali 2

A Firenze prova di maturità. Nonostante la sosta

Ciò che conta è che al rientro di tutti a Udine, venga ritrovato al più presto lo spirito combattivo e l'unità di intenti

Paolo Minotti

Una settimana di ritiro, i giocatori che si guardano nelle palle degli occhi, si parlano, ed infine sfoderano “da squadra” una partita di spessore contro la Sampdoria, in un momento molto delicato. Affrontare subito la Fiorentina sarebbe stato probabilmente più conveniente ed invece la sosta per le gare della nazionale potrebbe aver contribuito ad abbassare nuovamente la guardia, oltre a restituire un Larsen con problemi alla schiena, ripresentando nuovamente la solita grana a destra, dove Widmer è ancora alle prese con la ricerca della forma migliore. Ma anche le condizioni degli altri nazionali saranno da valutare.

Un altro che quasi sicuramente non sarà della partita è Behrami, infortunatosi proprio contro i doriani, quindi mister Delneri dovrà rivedere in almeno due ruoli quella che considerava la sua formazione tipo.

Se a centrocampo le soluzioni non mancano, un Barak tra Jankto e Fofana non sarebbe niente male, il ruolo di schermo davanti alla difesa interpretato come dallo svizzero sarà comunque difficile da proporre, per passo, intelligenza, esperienza e determinazione, la corsia laterale destra invece, con molta probabilità, verrà occupata da un giocatore che dovrà adattarsi al ruolo. A meno che non venga considerato pronto a tutti gli effetti Widmer, allora il ruolo sarebbe coperto, e forse solo la tenuta potrebbe essere un punto di domanda.

Ciò che conta è che al rientro di tutti a Udine, venga ritrovato al più presto lo spirito combattivo e l'unità di intenti che hanno permesso di ottenere la bella vittoria sulla Sampdoria, fornendo a Firenze una prova di maturità, nonostante la sosta.

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