rubriche editoriali 2

A testa Alta, sempre.

L'Udinese anche a Bergamo sarà accompagnata da una tifoseria unica

Paolo Minotti

La massiccia presenza di tifosi friulani stimata per domenica allo stadio Atleti Azzurri d'Italia, non fa altro che confermare e consolidare l'enorme amore che circonda questi colori, meno la squadra, dopo un campionato fallimentare e l'inaspettata pugnalata alle spalle ricevuta dopo la sconfitta con il Torino al Friuli.

Un segnale che dimostra come i tifosi credano a questa salvezza nonostante tutto, nonostante le tremende delusioni subite in questa stagione, con la voglia di esserci e gridare “ noi siamo qui per la maglia, ora tocca a voi ”.

Una trasferta che non si può considerare come le altre, questa è di vitale importanza, a due giornate dalla fine con il fiato di Palermo e Carpi sul collo. Non sarà la scampagnata di fine campionato, non ci sarà nessun pic-nic sul prato dello stadio di Bergamo, ci sarà da lottare, fino alla fine, provando a vincere, ma allo stesso tempo cercando di non perdere, perchè anche un punto, in caso di risultati favorevoli, potrebbe significare salvezza.

Ma i timori sono ugualmente tanti, uno su tutti quello di ripetere la scandalosa partita con il Torino, ma anche di sapere che questa squadra non ha la mentalità per lottare e di fronte ad una Atalanta in cerca comunque di una salvezza matematica, potrebbero andare in difficoltà, come già altre volte dimostrato.

E allora eccoli lì, i nostri prodi Friulani al Seguito, pronti a sostenerli ed incitarli come sempre, anzi, ancor di più, sicuramente, qualsiasi cosa accadrà.

Qualunque sarà il verdetto, il popolo bianconero potrà camminare a testa alta, sempre, chi invece fallirà sarà chiamato a rispondere delle proprie colpe.

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