rubriche editoriali 2

Adesso bisogna lavorare sodo e dare veramente l’anima.Tutti

Otto giorni di tempo per costruire una vittoria contro il Genoa, ma per farlo bisognerà prima di tutto ricostruire la squadra e i rapporti personali

Paolo Minotti

Ore calde quelle appena trascorse a Udine, dopo una chiusura di mercato che ha lasciato molti dubbi, perplessità, delusioni e feroci critiche, ma non son mancati nemmeno gli irriducibili ottimisti, meno male. La pioggia scesa in Friuli sembra aver placato i bollenti spiriti e lasciato spazio all'attesa. Attesa di vedere cosa accadrà prima di giudicare, dando la possibilità a tutti di mettersi alla prova, Maxi Lopez compreso, al quale è giusto dare il benvenuto.

Forse qualcuno non ha ancora capito l'essenza del vero tifoso dell'Udinese, che sostiene giocatori e squadra per tutto l'arco della partita, per tutto il tempo del campionato, per tutto il tempo della sua vita e che si concede a contestazioni solo quando vede messo in pericolo l'onore e umiliata la maglia.

Otto giorni di tempo per costruire una vittoria contro il Genoa, ma per farlo bisognerà prima di tutto ricostruire la squadra e i rapporti personali. Non sarà facile per Delneri, che dovrà anche fare a meno di molti giocatori impegnati con le proprie nazionali e che forse nemmeno sanno del clima che si respira nell'ambiente bianconero, ma avrà la possibilità di valutare meglio quelli rimasti e capire se possono essere impiegati fin da subito.

Mai come in questo momento c'è bisogno di unità e come sempre il sacrificio, lo sforzo maggiore, sarà chiesto ai tifosi, come accade ormai troppo spesso negli ultimi anni. E loro ci saranno, sempre. Tocca alla squadra ora dare le risposte sul campo, lavorando sodo e dando veramente l'anima. Tutti

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