rubriche editoriali 2

Ci vorrebbero almeno 15 mila abbonati. Per stare al riparo dalle invasioni

Sarebbe il miglior modo per fermare juventini,milanisti e interisti

Paolo Minotti

L'Udinese ha riaperto la campagna abbonamenti fino al 31 agosto dopo averla chiusa con 11.439, un po sullo slancio dopo aver superato la quota dello scorso anno, oltre 650 sottoscrizioni in più, un po per dare la possibilità a chi non lo avesse ancora fatto, un po nella speranza nascosta, giusta, di arrivare a 12.000 tessere.

Sarebbe un bel risultato. O meglio un primo passo. Si sa, il più delle volte l'umore dei tifosi è legato all'andamento della squadra o alle scelte della società e in questi ultimi anni i bianconeri non hanno di certo esaltato, rispecchiandosi sulle assenze allo stadio, senza contare le tv,i problemi finanziari,la crisi. Ma con il nuovo Friuli, il ritorno ad operazioni di mercato oculate e alle iniziative proposte quando l'Udinese gioca in casa, qualcosa si sta muovendo, un piccolo segnale di ritorno allo stadio c'è stato e questo è importante. Certo, il sogno sarebbero 20 mila presenze assidue sugli spalti, ma non è detto che un giorno non ci si possa arrivare, ma l'obiettivo minimo che la società dovrebbe imporsi per le prossime stagioni è di almeno 15 mila abbonati, garantendosi la maggioranza di tifosi bianconeri, gli originali tatuati 1896, ad ogni partita interna dell'Udinese, frenando l'invasione di tifosi juventini, milanisti,interisti, napoletani. Non si sa quanti voltagabbana ci siano tra gli abbonati di quest'anno che hanno approfittato delle agevolazioni, speriamo pochi o nessuno, ma i tifosi che rimangono a casa devono fare uno sforzo e fare la propria parte, così come la squadra con prestazioni positive e una posizione in classifica più consona.

Solo così si potranno raggiungere i 15 mila abbonati e mettersi al riparo dalle invasioni.

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