rubriche editoriali 2

Grazie Zico

Sarai ricordato per la tua lealtà, la tua onestà, la tua serietà, la tua grandezza come uomo

Paolo Minotti

"Quando arrivò la notizia che l'Udinese aveva acquistato il più grande giocatore del mondo, la prima reazione fu di normale incredulità, successivamente un'affannosa ricerca di notizie che ne confermassero la veridicità, infine i pensieri si concentrarono automaticamente su una sola parola, scudetto.

Una parola fino ad allora nemmeno mai pensata, mai sfiorata, ma che da quel giorno diventò un chiodo fisso e che ci accompagnò fino al giorno in cui il galinho se andò.

Era impossibile non farlo, la tua squadra aveva preso quel numero dieci del Flamengo e della nazionale brasiliana che faceva gol ad ogni punizione, che deliziava i tifosi con finte e controfinte, colpi di tacco e passaggi illuminanti, e tantissimi altri gol spettacolari, che era il tuo idolo, quello in cui ti immedesimavi quando giocavi al campetto, da solo o con gli amici, provando ad imitarne le movenze e quei tiri a giro.

La prima cosa, una volta uscito il calendario di Serie A, è stato immaginare il possibile tabellino di marcia, qua si vince, là anche, qui si può anche pareggiare, in casa le vinciamo tutte.....si, sarà scudetto!

Sogno da ragazzino, sogno da tifoso. Era giusto così, ci era stata data una speranza, un motivo di rivincita in cui credere.

Non  ci importa come finì, non sarà quello il ricordo che ci porteremo dietro, bensì, l'onore e l'orgoglio di aver visto il più grande con la maglia della nostra Udinese, di averlo visto difenderla dentro e fuori dal campo, contro tutto e tutti, contro i poteri forti, contro i torti subiti, fino a rimetterci lui stesso, da vero campione, da vero capitano, da vero uomo. Come avrebbe fatto uno di noi. Sarai ricordato per questo, per la tua lealtà, la tua onestà, la tua serietà, la tua disponibilità, la tua grandezza come uomo, perché su quella del calciatore non abbiamo mai avuto dubbi.

Resterai per sempre nei nostri cuori, grazie Zico!

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