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L’Udinese si è fatta sentire e Behrami non ha giocato. Grazie Petkovic!

Mister Petkovic, l'unico della selezione svizzera ad aver usato il buon senso

Paolo Minotti

Mister Petkovic, l'unico della selezione svizzera ad aver usato il buon senso. Se sei infortunato non giochi, punto. Per fortuna lo sapeva bene anche il tecnico della nazionale elvetica, persona intelligente e a modo, oltre che tecnico capace. In una partita così importante nulla può essere lasciato al caso, nessuna decisione può essere presa di pancia o di cuore, chi scende in campo deve essere al 100%. La Svizzera ha giocato e vinto su rigore a Belfast contro l'Irlanda del Nord anche senza Valon Berhami, per un semplice motivo, il suo collettivo si può tranquillamente considerare superiore a quello dei nord irlandesi, che da buona tradizione delle squadre di sua maestà ha impensierito i transalpini solo nelle palle da fermo e nei lanci lunghi in area.

Non si tratta ne di carattere ne di personalità, ma di incoscienza, irresponsabilità e mancanza di rispetto nei confronti della tua società e dei tuoi tifosi, ma in realtà Berhami, giocando, avrebbe rischiato molto di più del suo rapporto con l'Udinese e i suoi sostenitore, infortunandosi nuovamente avrebbe rischiato uno stop ancora più lungo e forse proprio la partecipazione al prossimo mondiale a cui tiene tanto. Nulla di grave certo, ma un provvedimento disciplinare o una multa non sarebbero da escludere. La sua integrità fisica sembra comunque essere un punto di domanda, già al Watford aveva sofferto qualche infortunio e da quando è a Udine è già al secondo, sta di fatto che l'Udinese ha fatto bene a farsi sentire e se non è riuscita a far rientrare il giocatore a Udine è quanto meno riuscita a mettere di fronte alle proprie responsabilità l'unico in grado di coglierle. Grazie Petkovic!

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