rubriche editoriali 2

O capitano mio capitano. Ma quale?

L'Udinese è rimasta orfana, con l'addio di Totò, del suo simbolo e della sua bandiera, oltre che del suo capitano. Danilo non sembra essere l'uomo giusto, chi raccoglierà allora il testimone?

Giacomo Angelin

Già nel corso della stagione appena conclusa la fascia di capitano è stata legata poche volte al braccio di Di Natale, visto il suo scarso utilizzo. Il vice, perlopiù per anzianità, è stato Danilo, finora uno dei punti fermi della difesa friulana.

Il comportamento insofferente del difensore brasiliano e in particolare quel dito medio indirizzato alla curva durante le contestazioni hanno però, nonostante le scuse sincere del giocatore, incrinato il rapporto con i tifosi friulani, oltre che la sua immagine di lavoratore instancabile e silenzioso. Se a questo aggiungiamo che il giocatore sembra prossimo all'addio alla squadra friulana, allora bisognerà individuare un altro uomo forte, un altro capitano che sappia trasmettere sicurezza e serietà sia alla squadra sia alla tifoseria.

Da chi si ripartirà quindi nella prossima stagione? Certo, sarebbe bello che la fascia fosse affidata ad un giocatore Italiano, ma l'unico rimasto in squadra che potrebbe essere papabile, Francesco Lodi, oltre a non essere un titolare fisso è all'Udinese da appena un anno, due se contiamo la precedente esperienza del 2099/2010 in prestito dall'Empoli. Nemmeno Thereau, visto l'atteggiamento, sembra l'uomo adatto per assumersi un compito così importante. La scelta quindi dovrebbe ricadere su Felipe, professionista ben voluto dalla tifoseria al suo ottavo anno e mezzo con la casacca bianconera, dopo le parentesi intermedie con Fiorentina, Parma e Inter. Nella speranza che in futuro la fascia possa essere sempre indossata da un beniamino della tifoseria come lo sono stati Bertotto prima e Di Natale poi, magari italiano, magari friulano.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso