rubriche editoriali 2

Ora De Canio non deve Colantuonizzarsi

Il 3-5-2 sembrava in soffitta: le assenze hanno però costretto De Canio a tornare al modo di giocare di Colantuono. Perdendo. Ora col Chievo serve tornare al futuro

Paolo Minotti

Quattro punti in due partite con Sassuolo e Napoli poi lo scivolone con la Sampdoria, con una formazione sì rimaneggiata per le assenze di Fernandes, Badu e Felipe, ma non per questo obbligata a ritornare su errori già visti nel recente passato, anzi, dovevano essere uno stimolo a ricercare nuove soluzioni.

De Canio aveva messo il 3-5-2 in soffitta con grande successo ottenendo due ottimi risultati con altrettante prestazioni: del resto da tre anni questo modulo ha portato i bianconeri a navigare nei bassi fondi della classifica. L'averlo invece rispolverato contro la Sampdoria, riproponendolo con gli stessi interpreti usati da Colantuono fatta eccezione per Edenilson entrato a fine partita, ha fatto scattare alcuni campanellini d'allarme.

Domenica  c'è l'occasione del riscatto, quella contro il Chievo, dove l'Udinese deve assolutamente riproporre quanto di buono visto contro il Napoli per raggiungere la quota salvezza, posizionando Fernandes, al rientro dalla squalifica, dietro le due punte e schierando un centrocampo più dinamico, dimostrando che quella con la Samp è stata solo una uscita a vuoto, che può capitare ma soprattutto che, assenze o non assenze, non si sta Colantuonizzando.

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