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Tra gol regalati e gol mangiati

La seconda sconfitta consecutiva contro l'Inter ha aperto nuovi interrogativi in casa Udinese: che origini hanno i tanti errori individuali? E come si potrà intervenire a gennaio? Intanto c'è la Coppa Italia per ritrovare fiducia

Castellini Barbara

A distanza di tre giorni le immagini della scorpacciata nerazzurra allo stadio Friuli ancora sono vive nella nostra memoria. Com'è possibile che in una gara d'alta tensione come quella contro la capolista i bianconeri abbiano potuto perdere lucidità e attenzione, tanto da regalare tre assist al bacio agli avversari? Questa è la domanda che ci siamo posti un po' tutti al triplice fischio dell'arbitro Massa. Un errore individuale ci sta, due anche, ma tre...

Le assenze contemporanee di Danilo e Felipe per squalifica, costituiscono un parziale alibi: sicuramente i brasiliani rappresentano i cardini della difesa friulana e la loro indisponibilità non era facile da sopperire, ma questo non basta. Ci sono altri aspetti da considerare. La fatal distrazione di Bruno Fernandes non è giustificabile. Il portoghese è senza dubbio uno dei giovani più interessanti della rosa di Stefano Colantuono, ma al momento è relegato nella lista "giocatori in attesa di esplodere", la stessa lista nella quale è stato fagocitato Luis Muriel e dalla quale non è ancora uscito. Sbocciato nell'Udinese di Guidolin, Fernandes da due anni si è smarrito e con lui il talento cristallino che gli era stato ampiamente riconosciuto. Nulla è perduto, ma bisogna intervenire prima che sia tardi.

Ancora più difficili da commentare, poi, sono gli errori commessi da Maurizio Domizzi e Francesco Lodi, due pugnalate al cuore da chi proprio non te l'aspetti. In questa situazione così poco entusiasmante, però, non va distolta l'attenzione dal problema "esistenziale" di questa squadra: la difficoltà a trovare la rete. E non è un problema nuovo. Sabato sera, nonostante una discreta mole di gioco creata, i bianconeri sono rimasti nuovamente all'asciutto, esattamente come sei giorni prima a Firenze. Così ogni errore difensivo è stato drammaticamente enfatizzato. Da un certo punto di vista l'assenza di Emmanuel Badu (causa infortunio) si è fatta sentire oltremisura. E questo è l'ennesimo campanello che deve costringere la società a intervenire in modo importante sul mercato. A gennaio, si sa, si vende e si compra male, ma se un club sbaglia programmazione durante l'estate in qualche modo deve raddrizzare la situazione, soprattutto perchè la classifica, al momento, non allontana tutti i cattivi pensieri.

Prima però di pensare alle prossime mosse di mercato, c'è la Coppa Italia da onorare. L'impegno di giovedì con la Lazio è l'occasione per dimenticare le brucianti sconfitte con Fiorentina e Inter. Per questo l'Udinese dovrà presentarsi "in forze" al cospetto della formazione di Stefano Pioli. In una stagione che così poche gioie sta regalando, la Tim Cup può essere davvero la via di fuga dalla realtà, un piccolo sogno da cullare. Forse l'unico che ci è rimasto...

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