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Udinese: ci siamo quasi

Un punto a Empoli, visti i tempi, non è da gettare via. La partita contro Milan a San Siro, seppur quasi impossibile sulla carta visto anche il gran momento dei rossoneri, potrebbe essere un ottimo banco di prova per i bianconeri

Redazione

Credo sia la frase che abbiamo pensato un po’ tutti quando il quarto uomo ha alzato ieri la lavagnetta luminosa mostrando i minuti di recupero; seguite poi da qualche altra che non possiamo riportare nel momento in cui Pucciarelli ha messo dentro la palla del pareggio dell’Empoli. Ma nonostante questo penso si possa comunque dire che ci siamo quasi.

Tutto sommato bisogna riconoscere che andare a Empoli, passare in vantaggio e tirare fuori un pareggio contro una squadra che gioca bene e in questo campionato ha conquistato ben 33 punti (contando anche il pareggio di ieri) non è poi cosa da sottovalutare. Le note più positive sono state i nuovi acquisti; visto che l’Udinese viene da tempo paragonata ad un convalescente che con la Lazio ha mangiato un brodino, si può dire che ora le vitamine stanno facendo il loro effetto. Bisognava migliorare il centrocampo e sia Kuzmanovic sia Halfredsson si sono rivelati due buoni giocatori che saranno sicuramente utili alla causa; bisognava portare un po’ di brio in attacco e l’hanno fatto la velocita e la determinazione di Matos (assist ieri sera per la rete di Zapata e tante buone azioni nel primo tempo).

Certo, direte voi, è un po’ presto per trarre queste conclusioni, ma fatto sta che qualcosa di buono si è visto in particolare nel primo tempo: una squadra che gioca da squadra. Abbiamo pagato forse un po’ di tensione, di inesperienza nel secondo tempo, di preoccupazione data dal fatto che si stava per fare il colpaccio ad Empoli dopo un periodo nero e non si doveva rovinare tutto. La squadra si è abbassata e ha concesso un po’ troppo. Il pareggio era nell’aria già quando l’arbitro ha fischiato il calcio di rigore per i toscani, parato anche con un po’ di fortuna da Karnezis. Bisognava essere più cattivi, più cinici e cercare di chiuderla prima, ma purtroppo così non è stato. Anche l’allenatore poi, se vogliamo dirla tutta, non è esente da colpe.

D’altronde la squadra sta ancora attraversando un periodo di assestamento, dove i vecchi devono trovare maggiore sicurezza e tranquillità, mentre i nuovi devono integrarsi maggiormente. Tra questi poi aspettiamo di vedere anche Balic, ragazzo di cui si parla molto bene e sul quale la società ha deciso di puntare molto. La partita contro Milan a San Siro, seppur quasi impossibile sulla carta visto anche il gran momento dei rossoneri, potrebbe essere un ottimo banco di prova per i ragazzi, anche nel caso di risultato negativo, per dimostrare che l’Udinese è tornata, è guarita e può ancora dire la sua in questo campionato. Staremo a vedere.

Giacomo Angelin @ MondoUdinese

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