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Udinese, i puntini sulle “i”

Tanti giovani di belle speranze, ma che difficilmente troveranno spazio in questa Udinese se il club non interviene con tagli necessari: perché il vero problema stato sempre e solo uno spogliatoio individualista e difficile

Monica Valendino

Gli acquisti effettuati possono che soddisfare: giovani promettenti (Hamdi è l'unico 'attempato') che si giocheranno il posto. Jankto ha già una maturità e una personalità importanti: per fare un esempio il ragazzo due anni fa quando arrivò in Primavera tappezzò casa e spogliatoio di post it per imparare il nome degli oggetti in italiano. Non è un particolare da poco.

Fofana è la scommessa, ma di lui tutti dicono un gran bene. Peñaranda è la stellina da valorizzare (anche se in prestito, e arrivato solo grazie al fatto che in Premier non poteva essere tesserato, ma va bene lo stesso). Poi Angella, che garantisce qualità e gol dalla difesa. Bello.

Peccato che prima di tutto serva 'fare pulizia' in rosa. Mettiamo i puntini sulle"i". All'Udinese i problemi nascono proprio dallo spogliatoio, che Pozzo definì 'difficile' già l'anno scorso. Ingaggi non di certo elevati, mancanza di coppe europee, ambizioni solo di salvezza, non aiutano. Se poi ci si mette il fatto che l'80 per cento di giocatori è straniero si capirà bene che le ambizioni personali spesso vengono prima di quelle collettive.

Stramaccioni ha avuto un approccio morbido e sappiamo com'è finita, Colantuono all'opposto ha usato la ramazza e sappiamo com'è finita. Iachini oggi sembra ricalcare quanto fatto da De Canio in nove settimane: un approccio molto profondo per cercare di capire, conoscere e agire di conseguenza con i vari singoli.

Ma non basta: serve che il club sfoltisca. Sarebbe molto difficile trovare spazio con continuità per Jankto e Fofana con Fernandes, Kone, Hallfredsson e Badu davanti come mezzali. Lo stesso vale per Balic che ha davanti Lodi e Guilherme, due che di certo non accetterebbero col sorriso una stagione da comprimari.

In avanti Peñaranda se la vedrà con Thereau e Zapata, ma serve capire chi tra gli altri verrà ceduto perché altrimenti qualche malumore sorgerà inevitabilmente. Idem in difesa dove Angella se la vedrà con Danilo e Felipe.

"C'è spazio per tutti in una stagione". Vero, ma è anche altrettanto vero che la concorrenza aiuta quando le cose vanno bene, quando si chiariscono obiettivi importanti. Altrimenti iniziano i malumori, perché a parole tutti sono bravi a dire che "è il mister che decide", poi se andiamo a vedere davvero come stanno le cose ci si accorge che i mugugni sono sempre in agguato.

Iachini ha un compito non facile nel cercare di "fare squadra", per questo va supportato in tutto. Ma serve che il club agisca e che smetta i panni indossati fino all'anno scorso di "mamma protettrice" che accoglie i pianti dei singoli che non stanno bene, delegando ad altri le eventuali colpe di prestazioni (e risultati) deludenti.

Alla fine sono i giocatori i responsabili di tutto, nel bene e nel male. Ma in una squadra come l'Udinese di oggi serve davvero arrivare a capire chi è utile alla causa, chi no e chi preferisce altri lidi. Solo arrivando a a scremare ci sarà spazio anche per la gioventù che spinge.

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