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Udinese-Roma e la lunga ricerca di una vittoria bianconera

Nel passato più recente solo tre i successi nelle gare di campionato giocate contro la Roma al Friuli. È forse tempo di invertire la tendenza negativa?

Redazione

Riise per Totti e la palla finisce in rete. In dieci anni di scontri al Friuli, questa rimane forse l’immagine più indelebile nella mente del pubblico di fede bianconera. È il 9 aprile 2011 e l’Udinese cade in extremis complice una sciocchezza, la balorda ingenuità di un Cuadrado alle prime armi subentrato giusto in tempo per consegnare la palla della vittoria ai giallorossi. Letteralmente. Il colombiano infatti, complice una malizia allora ancora latente, consegna la sfera alla Roma in piena trequarti bianconera senza attendere il rientro in difesa dei compagni. Consumata dalla ricerca di un gol pesante in chiave quarto posto, la retroguardia bianconera è spiazzata di fronte al cambio di passo degli ospiti, i quali battono in velocità la propria rimessa laterale e pungono le zebrette ad un sospiro dal fischio finale. Doppietta del Pupone, sconfitta bruciante, forse tra le peggiori subite in terreno amico. E dire che il pareggio a 2’ dalla fine messo a segno da Antonio Totò Di Natale – su sponda illuminante di Corradi – aveva fatto da preludio al raddoppio di Asamoah, rete annullata senza troppi Var-iopinti consulti, ma su cui tuttora aleggia l’ombra di una spinta in area di Perrotta sul ghanese. A causa di quello stop la banda Guidolin, priva di Alexis Sanchez, sarà costretta agli straordinari al San Paolo di Napoli, dove Inler e Denis, insieme al pararigori Handanovic, cancelleranno una volta per tutte le speranze scudetto dei partenopei per quella stagione.

Solo tre le vittorie dei friulani negli scontri casalinghi dell’ultimo decennio contro la Roma in A: fra queste due nel biennio che precede la già citata beffa firmata Totti-Cuadrado. Nella stagione 2008/2009 l’Udinese si impone per 3-1 sull’undici dell’ex Luciano Spalletti. È un’altra sfida totale fra numeri 10, una partita che, seppur viziata dalla dubbia prestazione dell’arbitro Saccani – il quale, in particolare, regala un penalty a entrambe le formazioni – sottolinea la forza della banda Pasquale Marino. All’1-0 di marca friulana, Di Natale l’autore dagli undici metri, segue la falcata di Floro Flores a bruciare gli incerti Doni e Loria: 2-0. Il tris è quindi offerto ancora dal capitano, che in contropiede brucia la difesa capitolina e di fioretto infilza il portiere avversario. Il tutto a soli tre giorni dal successo in Europa League sul Tottenham per due reti a zero.

Un anno dopo i tre punti finiscono sempre in tasca ai bianconeri. Espulsioni per Taddei e Basta, un rosso per parte, ma alla fine a spostare gli equilibri – prima che il concetto fosse di moda – è Antonio Floro Flores. Sue le incornate che stendono i lupacchiotti, nel mezzo la risposta di Daniele De Rossi. L’attaccante numero 83 stacca poderoso in occasione delle due marcature impattando con la fronte da vero bomber di razza.

Da lì in poi poche le gioie per il pubblico del Friuli. Da segnalare, in particolare, il sofferto 2-0 del novembre 2011. Tante le occasioni per la squadra di Luis Enrique finche all’80’ il solito Di Natale non decide di regalare un’altra magica serata ai suoi tifosi. Il lancio di Pinzi è al bacio, scavalca Kjaer, e piazza il numero 10 al limite dell’area solo davanti a Stekelenburg. Totò lascia rimbalzare il pallone, se lo allunga di testa – quasi un cenno d’intesa con la sfera stessa a suggerirle dove sarebbe andato a piazzarla – e con una volée di controbalzo porta avanti i suoi. Danza Kuduro fa da colonna sonora all’esultanza bianconera, festeggiamenti poi replicati allo scadere grazie al raddoppio di Mauricio Isla e al susseguente balletto con il compagno Pablo Armero, autore del pregevole assist per il cileno.

Dalla stagione 2013/2014 la Roma è sempre uscita indenne dall’arco dei Rizzi. Quattro sconfitte fino ai giorni nostri per l’Udinese, la più evitabile fra queste nel gennaio del 2015: ricordate il gol fantasma di Astori? Chissà cosa sarebbe successo se al posto del giudice di linea ci fosse già stato il Var.

L’ultimo scontro tra le mura amiche in campionato risale infine al 15 gennaio 2017. A punire la formazione messa in campo da Gigi Delneri, prima del rigore sbagliato da Edin Dzeko, il centrocampista giallorosso Radja Nainggolan. Bosniaco e belga saranno presenti entrambi anche sabato nell'anticipo delle ore 15. Da protagonisti? Il compito di evitarlo nei piedi, nel talento e nella grinta degli uomini a disposizione di coach Massimo Oddo.

"Simone Narduzzi

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