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Udinese, un lavoro fatto a metà

Il pareggio maturato contro il Milan a San Siro è un buon risultato per gli uomini di Colantuono, complice anche un po’ di fortuna , ma per come è maturato non risolve i dubbi sollevati nelle giornate precedenti, anzi.

Giacomo Angelin

Il mister dopo la partita ha dichiarato: “Siamo convalescenti, stiamo uscendo dalla malattia”. Quello che sembra invece è che i nuovi abbiano sì dato una bella mano a mettere a posto la squadra, ma la musica non sia cambiata granché. Fortunatamente abbiamo riacquistato un po’ di solidità in difesa, ma facciamo ancora un enorme fatica a segnare. Entriamo in campo certamente più determinati, ma appena il gioco si fa duro gli altri iniziano a giocare e noi ci chiudiamo in difesa nella speranza di contenerli in qualche modo. Questo è quello che è accaduto nelle ultime tre partite: nel secondo tempo contro la Lazio ci si è abbassati per paura di perdere la partita che era ancora in bilico: contro l’Empoli si è giocato bene nel primo tempo portandosi in vantaggio, per poi chiudersi nel momento in cui gli avversari hanno spinto un po’ di più per pareggiare;  col Milan anche in quel caso la squadra ha disputato un buon primo tempo per poi chiudersi a riccio in difesa non appena gli uomini di Mihajlovic sono riusciti a pareggiare.

Le cause di tutto questo sono due: la squadra che ha paura di perdere e per questo rinuncia a fare un calcio propositivo e offensivo appena avverte i primi segnali di pericolo e il mister, che dalle partite ormai lontane con Torino e Atalanta non è riuscito a imprimere un bel gioco alla squadra. Senza contare mosse forse discutibili come l’ingresso in campo di Guilherme . Il mister continua a ripetere quasi ad ogni conferenza stampa che i 24 punti ottenuti nel girone di andata sono stati un gran bottino, abbiamo capito, ma nelle ultime cinque giornate i punti fatti sono stati solamente tre, il gioco si è visto poco e la squadra nel secondo tempo stacca la spina e si riversa nella propria area. Non sarebbe il caso di lasciare perdere questi benedetti 24 punti e cercare di portare a casa adesso qualche risultato? Magari per uscire da questa cosiddetta “convalescenza”?

Questa settimana ci attende la sfida contro il Bologna, formazione in salute, ma comunque più alla nostra portata rispetto alle formazioni precedenti. E’ l’occasione per riscattarsi, ricominciare a giocare e portare a casa una vittoria davanti ai tifosi, che l’aspettano forse da troppo tempo.

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