rubriche editoriali 2

Una vittoria d’orgoglio.

Se questa squadra doveva dimostrare qualcosa, contro l'Atalanta lo ha fatto appieno

Paolo Minotti

Se questa squadra doveva dimostrare qualcosa, contro l'Atalanta lo ha fatto appieno. Vincere in rimonta è stata una bella impresa ed è giusto darne il meritato valore. Una vittoria di squadra, di gruppo e il segnale forte lo si è avuto un attimo prima del fischio d'inizio quando Alì Adnan è andato ad abbracciare e a caricare tutti gli altri dieci compagni di squadra, uno ad uno, ricambiato con un ok, una pacca sulla spalla, un gesto della testa per dire si, ci siamo, siamo pronti a dare tutto. E così è stato. Se c'era un modo per vincere, questa era la ricetta giusta. Ed anche l'atteggiamento tattico prudente, con la rinuncia della seconda punta di ruolo e l'inserimento di Ingelsson.

Certo, il patos nel finale di partita sarebbe stato meglio evitarlo, ma se c'era un modo per scacciare un periodo negativo era proprio sfidando la sorte. E questa volta l'Udinese ha avuto ragione. Il gol sbagliato da Rodrigo De Paul sull'uno a zero per l'Atalanta aveva gettato più di un tifoso nello sconforto, ma la caparbietà e la voglia di arrivare al pareggio prima di rientrare negli spogliatoi per il tè, è stata premiata grazie ad un'azione di Ingelsson che ha costretto Spinazzola al fallo di mano in area. Rodrigo si rifà subito, di carattere, realizzando il gol dal dischetto e rilanciando l'Udinese.

Un De Paul più imprevedibile, grintoso e determinato quando Delneri lo sposta in mezzo al campo a mezzora circa dalla fine quando Matos subentra a Fofana e si posiziona a destra. Forse la mossa che ha spiazzato l'Atalanta che per seguire l'argentino a tutto campo ha perso di vista Barak, bravo a castigare Berisha da fuori area appena ne ha avuto la possibilità.

Poi ci ha pensato Bizzarri a regalarci i tre punti ipnotizzando Cristante dagli undici metri facendo esplodere la curva nord, e Alì Adnan a liberare l'area sulla ribattuta con un intervento in acrobazia.

Una partita sofferta,combattuta, rimontata, vinta. Una vittoria d'orgoglio.

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