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L’OPINIONE – Vogliamo gente che lotta! E invece…

Rieccoli, puntuali come un orologio svizzero all'ennesimo capitombolo casalingo

Paolo Minotti

Rieccoli, puntuali come un orologio svizzero all'ennesimo capitombolo casalingo. Questa volta è il Cagliari a passare e gli è bastato un solo gol.Detto proprio dal profondo del cuore, siamo stufi, non se ne può davvero più. Povero Stadio Friuli e poveri tifosi udinesi. Zero gioco, zero voglia. Ad essere onesti c'era da aspettarselo, cosa ci si poteva attendere da una squadra mediocre ? Che vincesse tre partite di fila? Su dai non scherziamo.

Come al solito invece le vittorie consecutive con Sassuolo e Atalanta sono state ingannatrici, hanno illuso e solamente rimandato di qualche giornata le solite delusioni. Inarrestabili.

Irrita che anche dopo questa sconfitta cercheranno le solite scuse, o anzi, peggio ancora, cercheranno di togliersi dagli impicci dichiarando che scuse non ce ne sono e che lavoreranno durante la settimana. Ma lavorare voi non sapete neanche cosa significa! Allenatevi più intensamente cercando di trovare una logica di gioco perché anche contro il Cagliari si è visto lo zero assoluto. Ancora una volta sul banco degli imputati mister Gigi Delneri che ha permesso per novanta minuti le ridicole incomprensioni tra Samir e Jankto non mettendoci un freno inserendo Alì Adnan e che ancora una volta ha deluso per l'incapacità di dare un gioco alla squadra. Non ci si può togliere i sassolini dalle scarpe alla prima vittoria e poi perpetrare nelle figuracce, meglio stare zitti e lavor...allenare. Balic o non Balic, Perica o non Perica ormai tutto è vano.

Qui c'è bisogno di una svolta e Gino Pozzo non può continuare ad osservare l'Udinese dalla ruota panoramica di Londra, qui vogliamo gente che lotta, ed invece siete sempre più imbarazzanti.

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