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Mercato, eppur qualcosa si deve muovere all’Udinese…

Che qualcosa si muova a gennaio in casa bianconera è normale: in uscita, ma soprattutto in entrata, perché stanno emergendo lacune che non dipendono solo dalla mentalità. Partiamo dai ruoli e analizziamo la situazione. PORTIERI – Che...

Monica Valendino

Che qualcosa si muova a gennaio in casa bianconera è normale: in uscita, ma soprattutto in entrata, perché stanno emergendo lacune che non dipendono solo dalla mentalità.

Partiamo dai ruoli e analizziamo la situazione.

PORTIERI - Che arrivi qualcuno è fantascienza di serie B, piuttosto Kelava e Brkic cercano sistemazione. Per entrambi è difficile trovare qualcosa in A, si sta muovendo all'estero la società a quanto pare. Col rischio che se non ci sono offerte adeguate i due rimangano a Udine perdendo un altro anno.

DIFENSORI - Coda è sul piede di partenza, numericamente la squadra è a posto, ma qualitativamente meno. Pozzo rivuole Angella, ma per la prossima estate (offerte dalla Premier permettendo...), intanto potrebbe tornare Camigliano. Wague potrebbe pure lui andare a giocare con Alahssan in B: Entela e Latina sembrerebbero interessate.

CENTROCAMPO Tutti stanno capendo che mancano giocatori di fascia adatti e un uomo che detti i tempi, visto che Guilherme, appena arrivato non sta rendendo ancora come dovrebbe. Un ritorno di Battocchio, il professorino, potrebbe starci, magari dando in cambio all'Entella qualcuno da svezzare, vedi Hallberg. Per le fasce il discorso è molto più complicato, ma l'Udinese ha Nyom del Granada, potrebbe anche decidere di portarlo a completare la fascia destra che con Piris usato come jolly appare un po' scoperta. Badu, invece, nonostante le voci non partirà fino a giugno almeno. Da sistemare anche Faraoni, oramai ai margini.

ATTACCO - Qui c'è solo da aggiungere qualcosa in attesa che Muriel dica sul campo se vale quanto dicono. Aguirre è il primo nome della lista, forse l'unico. Anche Rovini, fantasista considerato da tanti erede di Totò Di Natale, potrebbe tornare per dare ulteriori soluzioni.

MODULO - Inutile però dire che Stramaccioni, al di là della duttilità di una squadra, deve capire che vestito sia migliore: in base a quello si può creare l'abito su  misura e visto quanto c'è in casa e quanto (poco) può arrivare a gennaio come da tradizione, è bene comprendere se sia il caso, magari, di sfruttare un classico 4-4-2. Così magari le due punte possono sfruttare le fasce, anche se qualcuno rimarrà scontento in mezzo dall'eventuale esclusione. Insomma, la bravura dell'allenatore sta qui, quella della società di metterlo nelle condizioni di poter scegliere senza condizionamenti dovuti a strategie.

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