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Udinese: calma piatta a due settimane dal via

Mancano due settimane al raduno bianconero fissato per il 6 luglio alle 17. Per ora si sa che ritroveremo solo la vecchia guardia, quella che di certo non ha incantato nelle ultime due stagioni. Serve pazienza per far crescere i giovani, serve...

Monica Valendino

Mancano due settimane al raduno bianconero fissato per il 6 luglio alle 17. Per ora si sa che ritroveremo solo la vecchia guardia, quella che di certo non ha incantato nelle ultime due stagioni. Serve pazienza per far crescere i giovani, serve pazienza con chi si deve ambientare in Italia sono attenuanti generiche che possono dire perché l’Udinese in due anni non sia andata oltre che a una modesta salvezza. Però c’è anche una questione squisitamente tecnica da affrontare: la squadra era mediocre, troppe cose non hanno funzionato e non erano solo Guidolin o Stramaccioni i colpevoli certamente.

Ora ci sarà Colantuono a dirigere la truppa, ma anche se è definito un sergente di ferro, il carattere potrà poco se non ci sarà qualità in campo.

Servono tre rinforzi, uno per reparto per ripartire con più certezze e meno dubbi.

PORTIERE La scelta è stata fatta: Karnezis rimane, con Brkic possibile vice e Meret terzo. Scuffet andrà a farsi le ossa altrove per poi tornare dopo un anno.

DIFESA Samir è l’oggetto del desiderio, per la trattativa si è arenata bruscamente. Inutile dire che Domizzi non potrà reggere da titolare, Danilo è l’unica certezza come centrale visto che Wague deve confermarsi ed Heurtaux è sul piede di partenza. Si parla ancora di Luan del VCasco se Samir non dovesse arrivare, oppure Stendardo o Belanouane dell’Atalanta, vecchi pallini del tecnico bianconero.

Come terzini certi di rimanere Widmer e Pasquale, mentre per Edenilson il rientro dopo il prestito al Genoa è sicuro, meno la sua permanenza.

Sulla sinistra Piris verrà alla fine riscattato, Pasquale dovrebbe restare, mentre Gabriel Silva è dato in partenza.

Per Faraoni, pure lui di rientro dal prestito, poche chance di rimanere.

CENTROCAMPO Tutto ruota attorno ad Allan: la sua conferma sarebbe importante essendo il giocatore che ha mostrato più qualità nel reparto, ma Radiomercato lo da sempre in procinto di passare al Napoli. Se partisse si creerebbe un vuoto che Guilherme di certo non potrà colmare per diversità tattica. Per cui si cerca un sostituto che non è Verre, pure lui rientrante dal prestito, ma dato di nuovo in partenza verso Frosinone o Samp.

Pinzi sarà la chioccia e ancora un punto fermo, mentre Badu in Inghilterra ha perso il treno West Ham e a questo punto non è da escludere che rimanga.

Dall’Olanda si ribadisce che c’è un interesse per Chery del Groningen, ma ad oggi la notizia non trova conferme.

C’è poi da capire che ne sarà di Jaadi, che potrebbe giocare in più ruoli dietro le punte, ma Colantuono potrà puntare su un 19enne senza ancora esperienza?

ATTACCO Tanti nomi, nessuna certezza. Di Natale rimane, questo è assodato, ma non si potrà di certo penare di costruirgli la squadra attorno. Thereau non è una prima punta, Perica  e Alexis Zapata devono crescere, Geijo non si sa se rimarrà. Chiaro che c’è un’emergenza in questo reparto: Guidetti però ha un ingaggio elevato, al pari di Seferovic e Mitroglou. Rane sempre quel Duvan Zapata cercato già l’anno scorso, legato però alla trattativa per Allan al Napoli.

A due settimane dal via c’è ancora tanta incertezza, l’unico punto fermo è che l’Udinese andrà rinforzata. Pozzo lo ha assicurato, non è facile però districarsi in un mercato senza più comproprietà e con  costi a volte folli. (Foto Getty Images)

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